martedì 22 luglio 2008

WHEN THE MUSIC IS OVER

Certo qualcuno di voi si stara` chiedendo e non a torto che razza di storia e` questa e che piega intende prendere.
Si e` mai visto che un autore non sappia cosa fa il personaggio principale? Che debba rincorrerlo per mezzo continente, debba concordare con lui il finale della vicenda che li vede coinvolti e farsi addirittura spiegare dettagli di alcuni episodi chiave che il suo occhio omniscente non e` riuscito a mettere a fuoco?
Che razza di autore e` mai questo? Che razza di personaggio quell`altro?
Non avete tutti i torti.
In effetti e` inquietante o per lo meno molto strano che io sapessi come avrebbe dovuto concludersi la vicenda, senza sapere cosa fosse accaduto nei piani piu` che bassi del palazzo del reverendo. Non sapevo del leone, cosi`come dei nani. Ho dovuto chiedere e solo allora ho saputo. O meglio: ho saputo che gia` sapevo.
Questa certezza o convinzione non mi ha mai sfiorato nei mesi impiegati a cercare il mio personaggio nei posti piu` assurdi, seguendo gli oscuri riferimenti letti fra le righe degli articoli di cronaca. Su e giu` per strade deserte ,verso posti registrati spesso solo sulle mappe stradali e inesistenti nei fatti. Mi spiego? Mi spiego:
Scusi qui non dovrebbe esserci un villaggio? No giovanotto qui c`e` solo la mia fottuta pompa di bezina.
Una strategia per trovare Garret era chiedere di lui. Ignoravo che avesse cambiato nome. Strategia piu` efficace era quella di seguire il filo delle esplosioni. Se nel continente saltava in aria qualche cosa, qualche posto, che so... un albergo, un quartiere, una autocisterna, una banca...beh questa poteva essere una traccia sicura del suo passaggio.
Un buon metodo che mi confinava pero` sempre un passo indietro al mio uomo.
Ma non intendo tediarvi con questa parte della storia, che della storia e`il rovescio.
Il punto e` un altro.
Non ho pieno potere sull`uomo che ora si fa chiamare Ned Kelly, cosi` come non lo avevo quando si chiamava Paul Garret. Cio` rende me un autore meno reale di quanto ci si potrebbe aspettare e lui un personaggio meno immaginario di quanto potrebbe essere auspicabile, almeno per me che ci devo avere a che fare.
Ecco a volte credo che il senso di tutta questa storia vada ricercato nei nostri rapporti, o se preferite essere piu` formali nei rapporti autore -personaggio. Non e` la prima volta che lo scrivo, ma l`ultima, l`ultima volta intendo, questo tema era uscito bel bello nel mezzo dell`azione e quindi era stato necessario archiviarlo.
Ora invece che ho, parebbe, piu` tempo e nessun altra occupazione se non quella di ammazzare i chilometri posso soffermarmi con maggiore agio sulla questione.
Non che sia un tipo cosi` riflessivo, affatto ma il piccolo incidente tecnoelettronico occorsomi, sta rendendo questa attraversata assolutamente monotona. E la monotonia porta il sonno e questo la morte. Almeno cosi` dicono.Quindi meglio pensare.
Quale incidente? Non l`ho scritto? L`autoradio si e` rotta.

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