domenica 19 dicembre 2010

errata corrige

che dire? e meno male che il precedente articolo di dado non era una tesi di laurea... le informazioni riportate sono nella maggior parte errate o falsate. La cosa devo dire mi preoccupa parecchio perche' la fonte indiretta del buon dado sono io...ora i casi sono due o non mi ascolta o e' totalmente pazzo... come dice mr. D? tutto il precedente articolo era la raffinata dimostrazione che il linguaggio e' una trappola per la comprensione e che tutto puo' risultare credibile se lo si scrive in modo convincente?

Diabolico Mr.D diabolico!

mi consenta cmq di correggere almeno alcune delle sue de-informazioni:

la faccenda della galera per orsi e' vera, l'orso che si avvicina troppo in citta' se non si fa convincere dagli spari a salve a girare a largo viene addormentato e portato in galera, da li dopo una breve permanenza vince il famoso volo in elicottero. verra' scaricato a 30 km di distanza dalla citta' nella speranza che nella sua mente non si sia depositato il percorso fra la tundra e le ciambelle di gipsy.

l'esploratore che nel 19esimo secolo si fece la protesi a zampa non si limito' a farsene una. dato che aveva perso entrambi i piedi se ne fece due!

e ora il vero pezzo di bravura del precedente articolo:

la faccenda dei cani dal culo glabro che temo abbia lasciato perplesso piu' d'uno dei nostri lettori (da qui il silenzio dei commenti...) a essere delicati nel retro polpaccio non sono i cani ma gli orsi! infatti se cercate di colpire l'orso ovunque, lo strato di grasso che lo ricopre e' tale da creare una barriera quasi invulnerabile, il suo solo tallone d'achille e' manco a dirlo il tallone! in caso di assalto da parte di un orso i cani di solito cercano quindi di morderli dietro le zampe. i risultati dell scontro restano in ogni caso incerti...

il bello del suo post mr.D e' che la sola cosa davvero vera e' l'episodio del finto quanto astuto avvistamento d'orso per svuotare il ristorante...
paradossale no?

martedì 7 dicembre 2010

Quasi tutto quello che si legge sugli orsi polari é interessante, ma non tutto é vero.
Prendiamo due grandi classici della informazione. Up Here e il Corriere della Sera.
Up Here, la rivista dei territori del nord, vetrina dei talenti nativi e delle possibilita' turistiche di una parte del Canada spesso ignorata ma che é pari a meta' della sua estensione, non rammento in che mese, dedicava un articolo verita', su un pioniere che, credo sul finire del diciannovesimo secolo, in seguito ad ibernazione ed amputazione di un arto inferiore si era creato una protesi con una zampa d'orso. La protesi in questione si era rivelata utilissima sui terreni del nord e decisamente migliore di qualsiasi altro surrogato di un piede umano.
Il tizio pero' e non poteva essere altrimenti, lasciava sulla neve tracce equivoche. Altri pioneri e cacciatori presero a temere uno strano orso, con una zampa sola, che evidentemente non disdegnava sortite sporadiche ai limiti dell'ecumene.
Mi rendo conto che i riferimenti da me forniti sono molto vaghi, ma questa non é una tesi di laurea e la bibliografia, cosi, come la citazione puo' essere sommaria.
E veniamo al Corriere della sera che intorno alla fine di ottobre, dedicava un articolo sugli orsi polari di Churchill!
La condivisione di spazi e cibo fra orsi e cani da slitta veniva citata, mi pare di capire ( come sopra non ho letto l'articolo, che mi é stato riportato da fonte orale indiretta ) come esempio di fratellanza animale.
Quello che forse non veniva chiarito nell'articolo era che i cani in questione avevano la zona degli arti inferiori e del sedere debitamente tosata. Spiegazione: caso mai l'orso si ricordasse di essere carnivoro, se addentati in loco, i cani da slitta si sarebbero ricordati, abbastanza in fretta, di non avere mai avuto nulla da spartire cogli orsi.
Va da sé che i cani non si tosano da soli, e anche qui é ravvisabile l'opera dell'uomo, che tosa il cane in una zona sensibile ed esposta, sapendo che un morso (di orso) che si facesse strada attraverso la pelliccia ( del cane) sarebbe registrato dal suo migliore amico ( ancora il cane di cui sopra, amico dell'uomo intendo) con un ritardo letale.
Cosa spinge cani ed orsi a starsene assieme dunque, visto che i rapporti paiono per lo meno tesi? I cani secondo me, ne farebbero anche a meno. Ricordiamo per inciso che i cuccioli di orso sono una delle prede ambite dai lupi, che coi cani avranno pure qualcosa a che fare.
Tutto si spiega in termini di legge. Non la legge naturale e nemmeno quella della domanda e della offerta, ma la legge-legge, quella che veniva infranta nella celebre canzone dei Clash.
La legge stabilisce che non si possono nutrire gli orsi.: né quelli polari , né gli altri.
Ma non vieta di nutrire i propri Husky e che incidentalmente parte del cibo sia recuperata dagli orsi.
Quanto devono mangiare questi Husky direte voi.
Sapere che c'é un orso costantemente presente nella vostra proprieta' satollo di cibo e quindi non pericoloso, vi rende, a Churchill, un uomo ricco, popolare e richiesto,perché la citta' vive e si regge sulla caccia fotografica all'animale.
Complimenti a chi lo ha capito, si é fatto il suo commercio e nemmeno infrange la legge.
Senza scomodare la stampa specializzata ho raccolto un paio di notizie sugli orsi polari attivi a Churchill. Le cito a riprova del fatto che l' argomento piace, é inesauribile e quello che ci viene ufficialmente detto é quasi sempre rimaneggiato:
Prima: viaggiano in elicottero e vanno in prigione.
Incredibile ma vero. L'orso recidivo che si avvicina una seconda volta all'abitato viene messo in una apposita prigione (per orsi naturalmente!) fuori citta' e liberato in primavera.
Il trasbordo viene fatto infagottando l'animale in una rete speciale e particolarmente resistente. Il fardello é spostato dal luogo dell'arresto alla galera da un elicottero.
Seconda: gli orsi si aggirano in citta'. Pare che uno, tempo fa, si sia autosegregato nel locale rifiuti del ristorante pasticceria Gipsy, aprendosi un varco con una potente zampata.
Dubbia, dico la notizia, perché lo staff del citato ristorante é noto per essere riuscito a liberarsi di un gruppo di turisti ancora impegnati nell'atto di rifocillarsi,cosi' da potere accogliere un altro gruppo (e raddoppiare le entrate della giornata), propio lasciando strisciare a mezza voce tra i tavoli affollati, la notizia -falsa- che un orso ansioso di farsi fotografare, zampettava libero in citta'.
Corollario paradossale: pare che qualcuno dei turisti l'abbia veramente incontrato e anche fotografato.
Terza:

Davide.

ProgettoChurchill

due righe di commento, ormai un po sfalzate per chiudere il progetto churchill. L'idea della foto giornaliera, del diario a immagini emotive (ovviamente legato alle geografie emotive del buon dado) si e' concluso con mia personale soddisfazione
Alcune foto certo per voi non vorranno dire nulla per esempio cosa ci fa un palloncino arancione che levita vicino alla tv? o perche' scattare la foto alle previsioni del tempo ?
anche questi scatti antiestetici e pigri danno il senso di giornate ghiacciate o troppo mogie o semplicemente troppo stanche per meritare una foto all' aperto, e la dove invece, nonostante le intemperie, il rischio di incontrare orsi o il vento del polo nord che spazzava la baia, ci sono scatti di roccie, neve , tramonti o marine, be li' resta la traccia di una passeggiata, di un dopo lavoro, di uno spazio solo mio per scoprire le surreale churchill


come dice signor D?
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si ,si lo so anche il progetto sui suoni di churchill sarebbe stato molto figo, ma qui sul blog non c' e' l' opzione musicale quindi i nostri cari lettori non avranno mai un' idea del suono della sirena antiorso delle 10 pm, ne del vento che fa vibrare vetri e pavimento ne degli spari di avvertimento e soprattutto, fortunati loro, potranno ignorare il campanello della cucina!

venerdì 3 dicembre 2010

L`ASSURDO NON DEMORDE
Se siete d'accordo il titolo per il precedente paragrafo potrebbe essere : Geografia emotiva. Eh? Niente male davvero.
Ma si`:la geografia emotiva ...quella per cui il Gatineau Park in Quebec, alla fine ci ricorda un mix tra Velate e la Palude Brabbia e cio' che é lontano finisce coll'essere vicino, cosi' come cio`che ci appare vicino é in realta' molto lontano.
Come c'é una geografia emotiva, c`é pure una cronologia inversa.
Non vi piace il termine? Proviamo allora con metereologia accellerata/ritardata.
Trattasi di unàltra voce nella rubrica del paradossale.
Scendendo dal Manitoba all' Ontario si é passati da un deciso e profondo inverno ad un fine autunno senza foglie: come se il tempo si fosse riavvolto all'indietro.
Non so voi, ma io sono abituato a trovare la primavera dopo l'inverno, non certo l'autunno.
Chiaro che qui si tratta di stati d'animo o stati emotivi e non sono certo io quello che vuole fare il sentimentale. Ma lo scopo era un altro: mostrare che da questo assurdo non si esce.
Un esempio potrebbe essere Churchill.
Beh a Churchill non c`é niente di normale, ma mi limitero' ad un solo esempio. Nelle acque della baia é arenata una nave che appartenne a Mussolini. Stranamente arrivo'qui ben dopo la morte del duce, penso negli anni sessanta. Cio' nonostante resta il fatto che in un posto chiamato Churchill ci sia la barca di Mussolini!
Cazzo é come se all'ingresso di una ciclabile`dedicata a Roosvelt fosse esibita la bicicletta di Hitler!"
Davide

mercoledì 1 dicembre 2010

no cari amici, non intendo tediarvi con la televisione, né gettare altro veleno sulla lontana Vancouver.
Molti di voi non hanno mancato di notarlo, non si é molto parlato di altri posti e molte foto di Chiara restano sguarnite di commento.
Ecco, allora quanto mi propongo: sceglierne un paio e spendere due parole sul posto in cui sono state scattate. Non sono fra le piu' recenti, ma credetimi questo post ha avuto una lunga gestazione. Per voi puo' essere una occasione per rivedere le vecchie foto con una chiave interpretativa diversa.
Squamish in BC é il paradiso del rocciatore. Gli addetti all'ufficio turistico non vedono alternative o scalate o potete tornavene a casa, magari a Vancouver Nord che é a tre quarti d'ora di pulman.
Volete camminare nei boschi?
Prendete la macchina e dirigetivi al Garibaldi national park o alla vicina Wishtler, che prende il nome dal fischio delle marmotte, il che é garanzia bucolica mica da ridere oltre che un bel tributo alla onomatopea.
Quale macchina? Ho detto che voglio camminare!
Squamish ha montagne quasi tutto attorno perché é anche porto. Piccolo porto invero, minuscolo. Quindi uno spazio del suo orizzonte é occupato dall'oceano.
Solo se siete molto fortunati al centro informazioni nell'incredulita' generale sul fatto che si possa venire in citta' senza essere rocciatori e senza automobile qualcuno di sfuggita avra' menzionato le wet lands. Le paludi.
Le paludi si estendono tra la costa e la montagna, aggirando la citta' in modo discreto e valgono bene le pareti di roccia. Parte del loro fascino é legata alla loro dimensione dimessa: lambiscono un quartiere di recente costruzione, si insinuano fra i binari di un distaccamento della ferrovia, confinano con il parco di archeologia industriale. Parte é dovuta alla invertita proporzione fra terra e acqua, combinazione che spesso qui a Squamish vede la preponderanza strutturale e quantitativa di quest'ultimo elemento : si tratta in pratica di sentieri di terra e foglie tenuti assieme dalle radici di alberi possenti. Giusto un filo di terra su cui camminare.
Un altro posto sempre in British Columbia, degno di nota é Prince Rupert. La cittadina in sé é molto modesta. Come Gallarate di questi tempi, anch'essa é frequentata dai cervi e non ce ne si puo' stupire giacché é in mezzo alle foreste. Quello che la rende a suo modo unica é l'arrivo della nebbia dalla parte dell'oceano. Questa nebbia é cosi'spessa e compatta che il suo incedere ha i tratti dell'avanzata. Avanza e cancella. Una parte della citta' é ancora li' e poi lentamente non c'é piu'.
Squamish e Prince Rupert, sono paradigmatici di un sentimento complesso per cui fatico a trovare un nome. Di esso riesco solo a dire che presenta una dose massiccia di paradossalita'.
Nelle paludi mi metto a pensare che sembra di camminare proprio nelle tavole che Sergio Toppi dedica alla Florida (!) in un albo a lui affidato della serie Un uomo una avventura. Proprio di muoversi da una tavola all'altra, di disegno in disegno, come faceva fare Kurosawa in Sogni al suo protagonista servendosi delle opere di Van Gogh.
A Prince Rupert l'incedere della nebbia non puo' non richiamare alla mente il vecchio film di Carpenter ad essa dedicato.
In un luogo si assapora un altro luogo che é un luogo narrativo.
Si ha la sensazione di esserci gia'stati, ma ci si é stati solo colla mente e non propio li'.
A voi la conclusione.
PS: caro Wolf a proposito di cose strane, surreali e paradossali che segnano il blog canadese: il lupo scrive dei cervi! Pensa che io volevo fare un post sulle volpi!
Davide

domenica 28 novembre 2010

PUNTUALIZZIAMO

Cari amici, forse qualcuno di voi, certo non Corradine che mi sembra piuttosto preparato sull'argomento, si sara' chiesto cosa esattamente sia Tim Horton's. Dicesi Tim Horton una catena atta alla vendita e al consumo in loco e non, di caffe' e biscotti finto-caserecci; buoni comunque. Essendo un'istituzione tipicamente canadese, forse l'unica tolte le giubbe rosse, gli indigeni ne sono fieri assai. Perche' un centro abitato possa avere il suo Tim Horton sono necessari almeno 10000 abitanti. Mc Donald's, giusto per rendere l'idea, si accontenta di 5000 anime.
I centri piu' piccoli se lo pigliano in quel posto e non parlo di caffé e biscotto.
Nei centri in linea coi requisiti demografici a pigliarselo li' é chi vuole aprire un esercizio indipendente, perché il rapporto prezzo qualita' avvantaggia la gia' citata catena.
C'é una morale? Sicuramente si'. Quale? Non lo so, fate voi.
Qualcuno invece ha sollevato un quesito legittimo e mica da ridere. Come distinguere un coyote da un lupo? Il primo é di dimensioni leggermente inferiori, ha orecchie e muso piu' aguzzi e viaggia a coda bassa. E con questo spero aver concluso l'argomento coyotes o coyoti che dir si voglia.
La tv canadese. Chiara vi ha gia' trattenuti sull'argomento, tuttavia volevo dire la mia.
Immagino per esempio un bambino in balia della scatola magica che dalle 16 del pomeriggio é brillantemente intrattenuto da un programma sulle perversioni sessuali che prosegue fino alle 23 quando finalmente incomincia South Park.
Un cartone che va in onda nella stessa fascia oraria é Spounge Bob. Trattasi di una spugna. Ora un bambino puo' immedesimarsi con tutto, ma cazzo... una spugna! La prossima volta fate un cartone su un tostapane o sul tubetto del dentifricio gia' che ci siete.
Fosse disegnato bene, almeno ! Macché: un parallelepipedo con occhi enormi, naso prominente e due paia di esili propaggini: gambe e braccia.
Bene, sono un bambino: preferuisco il programma sulle perversioni, almeno me la tiro all'asilo o al catechismo.
Se non sono un bambino , cambiando canale, ho la possibilita' di imbattermi nel Fuggitivo. Come ieri, l'altro ieri e l'altro ieri ancora. Parlo proprio del film, quello con H. Ford. Film del mese. Mattina, pomeriggio, sera. E ci va bene che é un film discreto.
Bambino o adulto ne ho piene le palle del fuggitivo dopo averlo visto in tutte le ore del giorno, cambio canale. Che cazzo ci fa questo tipo vestito da metallaro fra gli alligatori? Pensa di prenderli a borchiate? Purtroppo si', non per niente il programma ( credo americano ) é Exterminator. No, non Terminator (il quarto episodio del quale é gettonatissimo, anche se non come il fuggitivo), EXTERMINATOR, la storia di un tizio vestito da metallaro che disinfesta. Disinfesta?Vespe, serpenti, procioni albini, alligatori...
E su questo vi saluto.
Non voglio perdermi la scena in cui Harrison Ford salta dalla diga.
davide

sabato 27 novembre 2010

zapping (culturale)

se il palinsensto culinartelevisivo non bastasse a dare il polso della situazione ecco qualche altra piccola chicca della scatola magica

disarmante la pubblicita' del nuovo modello di barbie che al posto delle normali poppe stratosferiche ha una videocamera... (non tremate le poppe ci sono cmq) certo che cosi' equipaggiata fa sembrare J. bond un dilettante. M dovrebbe andare alla mattel e imparare

altra cosa abbastanza sconcertante e' il programma little people, io sulle prime credevo fosse sulle culture native invece ho scoperto essere un programma sui nani...

il concetto di tv realta' qui va per la maggiore ed ecco il programma sui peggio automobilisti o quello sul piu' bel matrimonio nonche' la sfida alla torta piu' coreografica di the cake boss pasticcere italo americano che crea in ogni puntata torte megagalattiche dalle forme piu' strane tipo plastici di citta' o cani in dimensioni 1 a 1...

l'imressione generale e' che qui si annoino di brutto...
come dice mr. D?
+++++++___-----=====!!
be certo fare gli stessi film a ripetizione piu' volte al giorno per un mese intero non aiuta a rompere la monotonia...
per fortuna per quello ci sono i coyote!