giovedì 17 luglio 2008

NORMALITA` RITARDATA

L`aspetto piu` imbarazzante di tutta la faccenda non era tanto il ritardo di due giorni con cui scorreva il tempo entro la piega. Era il fatto che in quel luogo il mondo, cosi` come lo conosciamo, aveva perso una delle sue principali caratteristiche: mi riferisco alla regolarita`.
Alcune leggi valevano ancora, tipo quella di gravita`, altre no.
Per esempio, mi ha spiegato Mr. Kelly, Paul Garret non poteva sentirlo o vederlo. Mr. Kelly aveva provato in tutti i modi a palesarsi, ma tutto era stato vano. Era come se attorno al suo piu`giovane doppio ci fosse una bolla protettiva che lo isolava da tutto cio` che non partecipava del tempo ritardato.
O forse la bolla era attorno a Mr. Kelly e lo aveva reso invisibile.
L`infrazione alla legge di regolarita` stava nel fatto che comunicare con altri personaggi del tempo rallentato era invece possibile: Mel Gibson gli aveva chiesto se sapesse dove era il bagno e se voleva fare la comparsa nel quarto episodio.
La tenace tenutaria dell`ostello lo aveva riconosciuto subito, anzi lo aveva perfino rincorso: "Mr. Garret, Mr Garret... mi spiace importunarla, ma lei ha davvero accomulato un ritardo considerevole nelle spese della stanza. Glielo ho gia` detto piu` di una volta: se vuole restare in questo ostello deve pagare, esattamente come tutti gli altri".
"La smetta signorina, non sono chi dice lei. Mi chiamo Mr. Kelly".
"La smetta lei, pensa che non l`abbia riconosciuta?"
"Signorina, ancora e per l`ultima volta. Mi chiamo Kelly, faccio il motociclista nel quarto episodio della saga. Paul Garret e` quel signore che legge assorto in veranda..."

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