martedì 15 luglio 2008

limiti, insufficienze e paradossi della prima soluzione

Mel Gibson si aggirava nell`ostello come un fantasma. Era venuto ad Adelaide perche` si era convinto che, in loco, si stesse girando il quarto Mad Max, a sua insaputa e con un altro protagonista.
Si era anche convinto che la trama del quarto episodio si avvalesse di un cattivo d`eccezione, il reverendo Corradine, introvabile, inattaccabile e tuttavia sempre al centro dell`interesse dell`opinione pubblica.
Insomma, il finale mi era parso davvero buono. Mel, furibondo, che si aggira per i corridoi dell`ostello era, nei miei piani, solo la ciliegina.
La ciliegina sulla torta, dico.
Non mancava nulla, nemmeno quella stizzatina d`occhio agli svolgimenti circolari in cui una storia finisce giusto come era incominciata, ma, questa volta, con la minaccia del male debellata.
Ora, mentre guido nel deserto, mi rendo conto che il finale se era buono, lo era solo per l`autore.
Non certo per il personaggio.
Mr. Kelly non ha fatto misteri in proposito.
La soluzione era insostenibile, ha ammesso.
Le mosche.
Le mosche erano ovunque.
Questo e` stato scritto anche nei giornali e riferito dai telegiornali, ma nessuno, credo, ha capito di cosa si trattasse veramente.
Il palazzo del reverendo Corradine erano le mosche.
Non per niente qualche d`uno l`ha giustamente chiamato la chiesa nera.
Il palazzo crolla e le mosche si disperdono.
Per costituirsi altrove, magari in mezzo al nulla, in un altro palazzo.
Gli avvistamenti di un castello nero in mezzo all`outback si sono sprecati ultimamente.
Certuni parlano, hanno parlato, di un`intera citta`.
Per altri era un solo grattacielo o una torre.
Io stesso mi sono piu` volte scoperto nervoso e ansioso a scrutare l`orizzonte, dove nubi nere, fuori stagione, si accalcano e si addossano fino a formare una strana architettura.
Certo sara` solo suggestione.
In secondo luogo le mosche erano i monaci.
Non tutti, forse solo una piccola parte, erano periti nel crollo del palazzo di Corradine.
E come le mosche, i monaci erano ovunque. Pur nell`ombra, pattugiavano le stade e cercavano il colpevole. Meditavano vendetta o aspettavano nuovi ordini?
Perche`, per dirla tutta, nessuno aveva la certezza che il reverendo Corradine fosse davvero morto.
Nessuno aveva rinvenuto il corpo.
I piu` non sapevano nemmeno che faccia avesse.

Poiche` quella che mostrava sui media, sorridente ed ipocrita, non poteva essere che una maschera di facciata.
Ma i problemi, mi ha spiegato mr. Kelly, per lui non erano nemmeno cominciati: evitati i monaci accovacciati fra la sporcizia e nascosti ad ogni angolo di strada, superata la barriera protettiva eretta intorno all`ostello dalla polizia per ordine del sindaco di Adelaide, penetrato nell`edificio si era trovato di fronte se stesso.
Paul Garret leggeva, avvolto nel fumo di una sigaretta, un saggio sulla stregoneria , mentre sorseggiava placido il suo caffe`.

2 commenti:

Wolf ha detto...

Caro signor Di, qualcosa in quest'ultimo passo mi ha ricordato che dietro la stesura di questa narrazione c'è la stessa mano autrice di "Stagioni di pazzia", una delle mie storie preferite di sempre, nonché uno dei romanzi responsabili della scelta dello stile narrativo che feci ancora ragazzino... Il protagonista che si aggira guardingo con dei monaci ombra appostati nei vicoli, chiese che si scompongono in un nugolo di mosche, eroi che si trovano faccia a faccia con sé stessi... Insomma, tutto questo è molto gagliardo... Mi si perdonerà però un fatto: devo confessare infatti che per quanto abbia riflettuto, mi è sfuggito il significato dell'acronimo riportato nella puntata SECONDA SOLUZIONE. Che diavolo significa "LFCPPaC"??

PS: sul piano action vi farà piacere (o dispiacere, eh eh) sapere che il vecchio wolf sta impostando la bandiera sul palo verticale (e non mi riferisco alla mezza bandiera, quella cioè con il palo ad altezza costole, perché quella è un gioco da ragazzi, quanto proprio la bandiera totale, ovvero quella in cui afferri il palo con le mani e ti sorreggi disteso braccia e corpo orizzontalmente nel vuoto !!) Il trucco sta nel divaricare di molto le mani sul palo, avvicinando la testa il più possibile al sostegno. E nell'essere dei fighi di Dio, naturalmente. Esercizio, per l'inferno! Esercizio!

garret ha detto...

Caro wolf,undici agili capitoli stanno varcando l`oceano.
Contengono alcune risposte, tuttavia per il famigerato LFCPPaC, dovrai aspettare l`omonimo capitolo su mondomosso.
Ma prima ci sono i vampiri...