martedì 29 luglio 2008

Ovviamente aver preso tutte le precauzioni necessarie non significa che dormirete sicuramente sonni tranquilli.
Forse non dormirete del tutto.
Forse un paio d`ore.
Va bene lo stesso se il thermos e`pieno di caffe`, se vi e` rimasta qualche sigaretta o un pacchetto di Fisherman e strong.
In questo ultimo caso potrete liberarvi dei canguri mannari semplicemente soffiandoli via. E certamente la notte insonne e` sempre compensata dallo spettacolo stravolto e nitido del cielo australe, che non risparmia mai di fornirvi l`antico spettacolo della via lattea.
Tutto cio` che avete vissuto, pensato e percepito nelle ore coscienti vi sfila davanti lento o vorticante a seconda di una legge che non potete controllare. Strane immagini catturano la vostra attenzione semi -desta, intricate composizioni di significati sguggenti.
Eccolo li` e` il cavaliere dei Rosacroce, cosi` come lo disegna Prat nelle Elvetiche, nel raconto della Rosa Alchemica. Cosa c`entrera` con tutto il resto? Apparentemente ben poco. Tuttavia quello strano elmo antico e mistico me ne ricorda immediatamente un altro.
Meno antico e meno mistico.
Eccoci tornati al punto. Non avrei mai pensato che questa notte insonne, aperta alle insidie di quella parte del mondo sottosopra non addormentata, mi avrebbe portato adisquisire sui limiti e i pregi della pittura australiana.
Il pittore si chiama Sidney Nolan e dedica al soggetto che ci sta a cuore un`intera parte della sua produzione, un ciclo completo, forse per il fatto che suo nonno era nel drappello che consegno` il famoso bandito al mondo dei piu`.
Ned Kelly, nelle opere di Nolan e` un omino nero rappresentato preferibilmente a mezza figura.
La parte su cui il pittore insiste e` l`elmo, opportunamente stravolto. L`elmo infatti e` il quadrato nero di Malevich, ma dall`Est dell`Europa all`Australia quel asettico quadrato, nato apparentemente come fondale per un `opera teatrale, in cui avrebbe dovuto rappresentare quell`attimo in cui il tutto e`assolutamente condensato in attesa di un`esplosione creatrice, nel tragitto dicevamo l`asettico quadrato nero e` diventato molto meno asettico.
Io che non sono un fan del pittore australiano, devo riconoscere che le varianti sul quadrato sono geniali nella loro voluta semplicita`.
Magari si tratta solo degli occhi, che brillano da sotto un`invisibile visiera alzata.
Altra volta e` quella stessa visiera immaginata costruita di un materiale che possiede, fra le sue poche virtu, almeno quella di riflettere cio` che spazialmente gli sta davanti e che non e` il pittore o chi guarda il quadro, perche` lo spazio riflesso e` un orizzonte lontano animato da altre figure in movimento, dentro la realta` del quadro stesso: i piedipiatti stanno arrivando.
Oppure il casco non ha ne occhi ne` visiera e si apre su quell`orizzonte la cui continuita`e` compromessa proprio dalla sagoma stilizzata e solitaria del bandito; l`elmo funziona cioe` da finestra; aperta.
Pare che anche il reverendo Corradine apprezzasse i pittori australiani. In un `intervista aveva rivelato di aver acquistato tele Pintupi per ravvivare la sua chiesa nera, che ai tempi non era ancora, ne` era stata definita ,tale; era semplicemente una chiesa in attesa di qualifica cosi` come deve essere accaduto al quadrato del russo.
Un `altra volta sempre nello stesso periodo, gli sbirri di Adelaide avevano fermato un gruppo di monaci potenzialmente sospetti, i cui sai erano in modo lapalissiano quelli adottati dalla chiesa del reverendo. I monaci avevano fornito le loro generalita` e in mancanza di palesi contravvenzioni erano stati rilasciati, non prima di aver negato ogni legame col reverendo.
Ma la notizia era filtrata:una brillante giornalista visionati i rapporti informava l`Australia che il proprio era un paese di ignoranti. La polizia aveva fermato stando alle carte famosi pittori australiani come Jeoffry Smart e lo stesso Nolan. E li aveva rilasciati.

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