domenica 14 settembre 2008

Il prete aveva parlato ancora. In modo serrato, nonostante il tono calmo. Durante questo monologo altri due oggetti erano scivolati dalle sue mani a quelle di Mr. Kelly, questa volta si trattava di due croci, una di S. Andrea e l'altra tradizionale.
Mr. Kelly l'aveva lasciato finire e intanto aveva svuotato la sua pinta.
Poi appena il suo compare ebbe taciuto, Mr Kelly esplose in una sonora risata. Era chiaro l'intento di imitare quel famoso attore comico, di colore, che aveva avuto un esordio di cariera in grande stile con W. Hill per poi finire più o meno in merda, ma sì... Eddie Murphy.
La risata gli attirò le occhiate diffidenti delle skimpy e suscitò una certa perplessità nel reverendo Corradine.
Mr. Kelly pareva ubriaco. Aveva dato una sonora pacca sulle spalle al suo compare e aveva preso a fare un discorso sconclusionato sul fatto che gli enti andrebbero ridotti e non moltiplicati e che, stando alle fonti, l'unica eccezione ammessa alla regola stava in psicologia, così almeno la pensava Jung nei tipi psicologici.
Poi guardando il suo compare dritto negli occhi gli aveva detto: Caro prete, come pretendi che possa credere a tutta questa maledetta faccenda?
Fino alla comparsa di John Brown potevo anche esserci cascato, ma l'ultima parte del tuo discorso è stata un delirio magistrale.
Ok, posso anche credere che ci sia ad Adelaide questo cattivo da operetta con dei superpoteri da stregone che calza un nome così ambiguo da poter essere sia quello di un martire americano sia quello di un cattivo da reggae music, uno sceriffo pieno di astio e rancori razziali irrisolti.
Posso anche credere che esista questa setta di buoni diavoli al servizio del reverendo Corradine, quello buono, quello detenuto nel manicomio criminale, intendo; questi monaci che si fanno chiamare come lui e che ne sono i gli occhi e le orecchie che egli ha sparso per il mondo... ma il resto della storia, beh il resto della storia non sta nè in cielonè in terra.
Il resto della storia pare malamente copiao dai soggetti di due film di John Carpenter, uno degli esordi e l'altro della decadente maturità.
Insomma saresti stato inviato nel continente dal vero John Corradine per uccidere il falso Corradine, che in realtà è un tipo chiamato James Brown. Inciso: per le ragioni già ricordate tu stesso ti chiami John Corradine; fine dell'inciso, inciso, sia detto fra noi, surreale e gustosissimo, il tuo infatti può essere preso come un omicidio nominale, cioè alla stregua di un tentato suicidio, comunque...
Vieni rallentato nella tua missione per due fatti imprevisti.
O meglio per due missioni collaterali che ti vengono affidate in contemporanea a quella, centrale e pensavo io, prioritaria, di sbarazzartti dell'impostore Brown.
Prima: Ti viene fornita quest'auto che è chiaramente un'auto infernale, capace di alterare la psiche di chi la guida e di far emergere gli istini criminali e antisociali che, da quanto mi dici, per quanto repressi, abitano nel profondo di ciascuno di noi. Da qui, per te, la necessità di ingaggiare con questo mezzo una lotta senza quartiere e altamente debilitante. Resistere all'auto è difficilissimo, la prospettiva di poterla sconfiggere poi appare quasi impossibile.
Mi hai detto che ne hai ricevuto le chiavi dal monaco che se ne era occupato, ci aveva provato per lo meno, prima di te. Anche lui a nome Corradine, anche lui della vostra circoscrizione di crociati. Il poveretto, hai affermato, era ridotto ad una larva, forse in seguito è addirittura morto... Cero fin che qualcuno è in grado di tenere testa a quel gingillo a quattro ruote, le possibilità che il gingillo stesso faccia del male in maniera incondizionata sono limitate e c'è da sperare che la somma dei tentativi di fiaccare l'anima nera di questa macchina cattiva, portino al suo progressivo sfinimento e, forse, alla sua vera e propria fine.
Ma per ora chi si infiacchisce e muore siete voialtri monaci, in quanto, mi dici, il tuo precursore non era il primo impiegato in questo ufficio.
C'è da chiedersi se il vostro Reverendo che vi ha destinato ad una tale missione suicida vi voglia in effetti almeno un po' di bene, Ed ecco che tu mi dici che forse nella presenza letale di questo strano aggeggio sul territorio c'è da ravvisare lo zampino del reverendo Brown, che abbiamo riconosciuto come il vero cattivo di tutta la faccenda.
Ma, ammetti, non ne hai le prove.
Ed ecco, come se la carne al fuoco non fosse già abbastanza, la seconda missione, che si accavalla alla prima e sposta nel tempo la terza, che lo ribadisco credevo per te essere la prioritaria. Giacchè l'elegante Morris del 62, che noi sappiamo in realtà essere un'auto infernale, pericolossissima e divoratrice di anime, non pare da sola bastare alla soddisfazione del tuo immenso ego combattivo, ecco cacciarti in questa faccenda dei vampiri.

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