lunedì 29 settembre 2008

Certo, Mr. Kelly teneva in mano - e ben strette - le due croci che il prete gli aveva fornito poco prima. Era questa la ragione per cui i vampiri non lo aggredivano. Quegli oggetti li spaventavano e risvegliavano in loro un profondo senso di repulsione.
E tuttavia i non- morti avevano preso a farsi coraggio a vicenda; a convergere verso le due sole vittime di quella sera: lui e il prete. Si facevano sotto, scendevano a patti col lancinante dolore che quelle piccoli croci causavano loro. Ma erano decisi. Avevano fame.
Mentre Mr. Kelly girava su se stesso, per dare a tutti i suoi futuri potenziali carnefici, che lo accerchiavano in giri sempre più stretti, la loro dose di sofferenza, seguiva colla coda dell'occhio le mosse del Reverendo.
Uomo pieno di sorprese quel Corradine; la bruna era venuta a dare manforte alla rossa.
Questa volta le due avevano pensato di artigliarli il petto. Una raffica di graffi taglienti come rasoi aveva lacerato l'abito sobrio e scuro che legava il reverendo al suo ruolo, come una specie di divisa. Fu così che assecondando un innato gusto dello spettacolo, il reverendo si trovò a combattere quelle inpersonificazioni del male prima con una camicia a brandelli e poi a torso nudo.
Le croci che aveva tatuate ovunque gli furono di grande aiuto. Ancora una volta l'offensiva vampiresca si trasformò in una isterica ritirata.
Corradine, a questo punto si gettò nel cerchio di Mr. Kelly, spingendo quest'ultimo verso la vetrata.
Certo signori, quella vetrata che da lì ad un attimo sarebbe finita in frantumi a causa dell'impatto.
L'ultima cosa che Mr. Kelly riuscì a registrare era il grido del reverendo che gli intimava di occuparsi dell'auto.
Ecco questo il punto della situazione. Non erano passati che pochi secondi e Mr. Kelly si era rialzato, si era ripreso dallo stordimento e si apprestava ad agire. Sapeva che là dentro, nel buco delle bestie, Corradine avrebbe di certo aperto definitivamente la sua borsa da viaggio per estrarne qualche cura letale.
Cura per il male, intendo.
Si era anche reso conto che il prete era un osso veramente duro e sapeva il fatto suo.
Ciònonostante, sarebbe rientrato a dargli manforte, perchè qualsiasi altra scelta lo avrebbe relegato, di fronte al tribunale della propria coscienza, fra i vigliacchi.
E Mr. Kelly non era un vigliacco.
Fu a questo punto che si accorse di tre cose.
In primo luogo in mano stringeva ancora le due croci, non se ne era separato nemmeno quando aveva liberato il saio dai frammenti di vetro.
Dal locale arrivavano strilli agonizzanti. E non era la voce di Corradine. Non per ora almeno. E questa fu la seconda osservazione che investì la sua coscienza.
Infine la vide. Parcheggiata proprio lì a pochi metri da lui, nella sua linea inconfondibile e in tuttoil suo fascino sinistro E con questo siamo a tre.
E da qui tutto prese un'altra piega.

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