giovedì 4 settembre 2008

Dentro il locale le skimpy c'rano veramente ed erano ipnotiche. Un vero monumento al vojerismo. Tutte sorrisi e moine. Una bionda, una nera e una rossa. E tuttavia la loro sollecitudine nell'ingraziarsi i clienti e riempire i bicchieri pareva mal riposta.
In primo luogo perchè i clienti seduti ai quattro lati del bancone quadrato erano pochi e silenziosi.
I posti nel resto del locale erano vuoti o sprofondati in una fitta ed impenetrabile ombra , il tavolo da bigliardo anch'esso vuoto, il jukebox muto. C'era insomma questa strana atmosfera da domenica pomeriggio all'oratorio in agosto , ma con in più una sfumatura sinistra imprecisabile, come se il parroco fosse morto o accusato di molestie. Non saprei dire, come una sorta di odore cattivo nell'aria...
E tuttavia un odore perfettamente inodore.
Mr. Kelly attribuì tutto questo alla stanchezza per il viaggio e non gli diede peso. In effetti il servizio era impeccabile, la ragazza che lo aveva servito bellissima e solerte, il suo boccale opacizzato di condensa assolutamente invitante. Il fatto poi che il posto fosse tranquillo e silenzioso non lo infastidiva più di tanto...
Solo si aspettava... ecco sì, che non fosse proprio così tranquillo e silenzioso. Qualche decibel in più gli avrebbe giovato, al locale dico.
Tutto questo clima di declino strisciante lo aveva accompagnato dal suo ingresso in città. Poca gente schiva e furtiva, assi alle finestre, cespugli fantasmi per le strade. Sì, la città pareva semi-abbandonata o prossima all'ora del coprifuoco.
Qualcuno doveva avergli letto nella mente, perchè il tipo che sedeva alla sua sinistra in fondo a quel lato del quadrato fece rimbalzare una frase d'approcio : "Posto tranquillo...troppo".
Mr. Kelly prese in considerazione l'individuo che aveva fatto scivolare quelle poche parole verso la sua porzione di bancone.
Non era di certo un minatore. Niente barba lunga e spiovente. Non pareva ubriaco. Aveva un vestito nero ed un colletto bianco. Ah, era un prete.
"Cosa fa un ministro di Dio in questo luogo peccaminoso?"
Stranamente a formulare la domanda era stato proprio il prete e non si riferiva a se stesso. Ricorderete infatti che Mr. Kelly indossava dalla sua fuga da Adelaide un saio monacale.
La scena aveva un che di grottesco: due uomini di Dio al bancone del vizio.
"Potrei rivolgerle la stessa domanda " disse asciutto Mr. Kelly fra un sorso di birra e l'altro.
Il prete sembrava deciso a farsi i fatti del monaco. Aveva un che di insistente e provocatorio.
"Dimmi figliolo a che ordine appartieni? Non riesco a capirlo dal colore e dal taglio del tuo saio..."
Mr. Kelly si scoprì veramente stizzito.Era entrato nel pub per bersi un paio di birre in Santa Pace ed ecco quello strano prete abbandonarsi ad ambigui motteggi pieni di sensi reconditi e a un fraseggiare francamente inquisitorio.Che diavolo voleva quel tipo? Perchè voleva fare conversazione a tutti i costi? E perchè aveva quel tono quasi sarcastico, ironico di dire le cose?
Così Mr Kelly si lasciò sfuggire una battutta di troppo, volendo forse intimorire il suo avversario,stupirlo e quindi zittirlo.O forse non era una battuta di troppo, ma solo la battuta sbagliata. E forse nemmeno una battuta.
"E' un saio della chiesa nera del reverendo Corradine" disse Mr: Kelly.
"Io sono Corradine", disse il pete in un sorriso duro, enigmatico e spietato.
"E allora dovresti essere carne per i vermi, perchè io ti ho ucciso" rispose l'ex Paul Garret.

2 commenti:

Wolf ha detto...

Eccoci allo scontro finale, dunque...
Ma mentre la tempesta si prepara all'orizzonte non mi distrarrai con le tette delle skimpy: aspetto sempre la spiegazione dell'acronimo FTPA ecc., o come diavolo era...

Wolf ha detto...

PS: tuonospaziale.splinder.com