venerdì 19 settembre 2008

blood sucker

"Odio quando le cose acaddono così velocemente" si trovò a pensare Mr kelly, ex Paul garret rialzandosi dal marciapiede scuotendosi via frammenti di vetro. I pezzi di vetro che non aveva addosso, li aveva attorno a sè .
E sotto le scarpe; in effetti, si accorse, ogni passo era un sinistro e ovattato scricchiolare. O meglio il suono giungeva ovattato a lui.
Insomma la vetrata del locale era andata in mille pezzi e lui si era trovato catapultato fuori.
Riformulando: Aveva distrutto la vetrata del locale volandoci attraverso. Il vetro, si sa, a parte forse la trasparenza non possiede le stese doti di acqua e aria.
Ora il suo cervello analizzava la sequenza nel dettaglio e a velocità sostenuta. Un attimo prima lui e il prete stavano discorrendo e un attimo dopo eccolo letteralmente immerso nel finimondo. Ora ricordava bene il dettaglio delle mani del reverendo che, mentre lui lo stava accusando di essere un impostore, correvano alla borsa da viaggio e la posizionavano sul bancone. La pendola a muro che suonava senza motivo. Le mani del prete che allentavano le cinghie che chiudevano il suo bagaglio, la propria voce che diceva. "Vedi prete sono trascorsi venticinque minuti e oltre senza che niente sia accaduto".
In realtà mr. Kelly era sicuro che il reverendo Corradine stesse cercando di recuperare un'arma da fuoco per sparagli a bruciapelo e si sorprese quando dalla borsa appena socchiusa prese ad espandersi un inequivocabile odore di aglio.
Non aveva avuto il tempo di vedere cosa altro la borsa delle meraviglie contenesse perchè il reverendo lo aveva violentemente sospinto all'indietro e verso il basso strattonando verso l'alto il suo sgabello, dimostrando in questo un'incredibile forza e grande velocità.
Mentre si ribaltava dalla sua comoda postazione originaria per guadagnare il pavimento del locale Mr Kelly assistette ad una scena raccapricciante. Non solo il reverendo era molto forte e molto veloce. Era anche assolutamente pronto di riflessi.
Dietro il bancone l'incantevole rossa con la precisione di un orologio svizzero si era rapidamente trasformata.
Il viso le si era allungato, le orbite degli occhi si erano incassate. Il suo pallore era ora scosso da ventate di rosso.
E beh certo c'erano ora, in più rispetto a prima, un bel paio di prominenti canini e unghie lunghe e affilate come rasoi.
Forse la creatura aveva mirato direttamente alla gola del prete mentre questi si spostava o forse desiderava sfregiargli proprio il viso, giusto per rendergli l'agonia più umiliante. Sta di fatto che oltre l'epidermide le unghie non andarono. Erano calate. abbastanza in profondità però da portarsi via uno strato di faccia.
Faccia finta però.
Sotto una maschera modellata con cura su ogni volume del volto e resa in modo assolutamente realistico c'era il vero volto del reverendo.
No, non era una mosca. Il vero volto era identico a quello portato via.
Con un'unica consistente differenza, però: era totalmente coperto di tatuaggi a forma di croce.
Mr. Kelly comprese che quando Corradine aveva affernato che i monaci e il loro mentore erano coperti di croci dalla punta dei piedi alla radice dei capelli, non aveva usato un'iperbole. Intendeva letteralmente.
Il vampiro di fronte a quel campionario insospettato, inatteso e letale fece un repentino balzo indietro in un crollo
di bicchieri boccali e bottiglie dalle rastrelliere attrezzate alle spalle del bancone.
Intanto Mr. Kelly si era alzato per fornire manforte al compagno giusto per trovarsi fra due vampiri. Non erano ragazze. Dovevano essere due degli avventori che riposavano nell'ombra; ex minatori, gente grossa.
Fu allora che si accorse che le sue mani stringevano qualcosa.

1 commento:

Wolf ha detto...

Eh eh... Gli elementi del nostro piano di realtà continuano a intrecciarsi con quello dei nostri eroi, come ben ci ricorda la pendola che suona...
Ed ecco comparire anche le croci sul volto del prete in un modo del tutto inaspettato... Adesso non mi resta che rileggere il post ascoltando la colonna sonora giusta, complice anche qui un certo prete, ma questa volta di Giuda...