mercoledì 19 novembre 2008

"E' ridicolo, grottesco, assurdo!"
Mi si è sciolta la lingua; come talvolta mi capita l'immedesimazione con quel disgraziato di Ned Kelly risulta fugace, ma intensa; istantanea, ma totale. Lui parla per mezzo di me.
Dicevo che non accade molto spesso, ma quando accade il fatto ha la forza dirompente di una mareggiata.
Willie White ha interrotto la sua opera di pittura -straordinaria al buio. Le mani brillano, ma sono ferme. Sento su di me lo sguardo furioso del capo e quello dei leccapiedi che ha riunito alle mie spalle. Ecco cosa sembrano: un plotone di esecuzione con me messo dalla parte sbagliata, pronto a farmi sparare dritto nella schiena.
"Eì un'autentica stronzata"aggiungo.
Non accade molto spesso, dicevo e non dura mai a lungo. Giusto il tempo di ribadire il concetto e torno in me, pienamente in me, assolutamente in me.
Nessuno mi spara. Il breve attimo di silenzio è interrotto dalla voce calma e risoluta del capo. Le sue parole sono accompagnata dal crescere di una luce sempre più violenta e sempre più forte, più intensa, al punto che ferisce gli occhi, dà disagio fisico, provoca fitte alla testa.
Un trucco ben congegnato, una tempistica perfetta. Il capo ha finalmente premuto il bottone che rimuove i pannelli oscuranti dalle finestre. E' il tempo della votazione, il tempo del confronto e quel becero maestro di cerimonie senz'anima desidera che io possa vedere i volti dei carnefici, uno per uno.
Oltre al suo, ben inteso.
Il capo dice: "Che lei sia o non sia d'accordo con l'opzione del lieto fine colla prole a carico, non ha importanza. C'è qui un'assemblea, seduta alle sue spalle, pronta a votare. L'assemblea è stata convocata, secondo statuto, per esprimere un verdetto. La domanda che io pongo loro ,ora, formalmente è se condividono la proposta del lieto fine nelle modalità sopra proposte e illustrate. Faccio presente che il nostro statuto non contempla la possibilità che lei incida sull'esito della votazione, detto altrimenti il suo voto è nullo.
"Chi è favorevole alla mia proposta si alzi in piedi" dice il capo rivolto al suo pubblico e poi rivolto a me, con un tono di voce meno alto, ma sufficientemente alto da poter essere comunque sentito da tutti ,mi consiglia di girarmi e di non perdermi la scena.
In effetti la scena ha un suo perchè. I cento e più sedili dell'aula-conferenze sono occupati da un centinaio di...monaci. Sì signori, proprio così, tutti in saio, con tanto di cappuccio a coprire teste e celare visi; alla faccia della presunta trasparenza. Eccoli lì i monaci di Corradine... da non crederci. E perchè poi? Quale il senso di questa perfetta buffonata?
Particolare aggiuntivo non irrilevante: i monaci sono tutti in piedi.
A voler essere precisi dovrei dire quasi tutti; ce ne è in effetti una manciata rimasta seduta: immobil come delle statue di sale, tanto immobili da parere finti
"Spero che avrà apprezzato questa mia piccola messa in scena" commenta il capo sorridendo e strofinandosi le mani. Dice che era il minimo che potesse fare. Una piccola soddisfazione per riaversi di tanti problemi creatigli da me e Ned Kelly. Dice che dal colorito bianco assunto dal mio volto il suo scherzetto ha sortito l'effetto voluto. Mi chiede se ho paura. Dice che i monaci in fondo sono mie creature e che temerli da parte mia equivale a temere me stesso. Mi consiglia un'analista. Poi cambia tono e insinua che la messa in scena è finalizzata a sdrammatizzare una faccenda che io, secondo lui, sto prendendo troppo seriamente e personalmente; è il tentativo di vivere in modo carnevalesco quella che altrimenti io trasformerei in una piccola, rancorosa tragedia privata.
Dice anche che può darsi che tutti loro siano accoliti e simpatizzanti del Reverendo Corradine e che questo è il suo e il loro modo per dirmi che questa storia che io ho portato fin troppo oltre non si ha da scrivere.
O forse semplicemente l'azienda ha deciso di lanciare un nuovo stile, una nuova moda, ricchi gadget e cotillon.
Insomma parla molto per non dire niente.
Finchè qualcuno, dall'esterno, con molto fragore e scarsa educazione, abbatte la porta.

Nessun commento: