Kipling, una volta- scrisse che nel mondo ci sono due categorie di persone: quelli che stanno a casa e quelli che non ci stanno. L’ente museo, per definizione, sembra riguardare entrambe. In estate la città osserva due mareggiate contrarie. si spopola di molti suoi abitanti e si ripopola di visitatori e turisti. Ciò accade anche per Varese che vanta alcuni scrigni preziosi e dintorni pittoreschi.
Ci siamo dunque chiesti in che modo i musei varesini vivano d’estate. Se la loro è veramente vita o invece pura sopravvivenza. Cosa offrono e a chi.Per un’esigenza di praticità e spazio, il campo d’indagine scelto non esce dai confini cittadini. Si può supporre che la visita del potenziale visitatore incominci in centro, non lontano magari da un centro di informazione turistica.
E giusto in centro, in Piazza della Motta, al N. 4, si trova il Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, aperto per il periodo estivo (dal 1 Giugno al 31 Ottobre) dalle 10.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 14 alle 18. Il museo è chiuso il lunedì, ma il primo sabato di ogni mese posticipa la chiusura alle 22 serali. Cosa offre? Reperti archeologici legati alla nostra zona, molto dei quali provenienti da necropoli, con particolare attenzione alla numismatica. La sezione romana, in particolare,attesta l’assimilazione dei popoli cisalpini al costume romano e si aggiunge e integra la sezione sulla seconda età del ferro. Sarebbe tuttavia sbagliato attendersi un pubblico di soli “addetti ai lavori”, il visitatore tipo è infatti il padre di famiglia, colla stessa a seguito. Il museo vanta una media di una decina di visitatori al giorno, il biglietto costa 3 euro, il ridotto 2, i bambini fino ai 6 anni entrano gratis.
Una seconda tappa potrebbe essere il civico museo d’Arte Moderna e Contemporanea presso il castello di Masnago, anch’esso aperto dalle 10 alle 12.30 e, nel pomeriggio dalle 14 alle 18.30, chiuso il lunedì, ma con apertura serale protratta alle 22 il terzo sabato del mese. Il castello, oltre alla collezione permanente, in cui spiccano alcuni lavori del Tavernari, ospiterà fino al 2 Settembre una temporanea, a cura di Luciana Schiroli, dedicata alle sorelle Grimoldi: Angela, pittrice, e Giovanna, autrice di eclettici abiti-scultura, degni dell’attenzione di Vogue e del plauso di importanti nomi femminili dello starsystem. La mostra funziona? Si può dire di sì, piace soprattutto agli stranieri e ha raggiunto la punta giornaliera di una quarantina di visitatori. Qui il biglietto intero è di 4 euro e il ridotto di 3. Quest’ultimo si applica agi anziani, ma anche ai giovani fino ai 18 anni.
Se il nostro turista potenziale opta invece per una full immersion che possa protrarsi anche tutto il giorno, non può esimersi dal visitare Villa Panza, sul colle di Biumo, a due passi dal centro, dove con un biglietto di 10 euro (che diventano 5 per i bambini dai 4 ai 12 anni e 2 per gli aderenti), si aggiudicherà la visita completa della collezione permanente, del parco e della temporanea dedicata al padre del concettualismo j Kosuth., temporanea che, dalla inaugurazione in sordina il 19 Luglio, ha già portato al museo approssimativamente 2500 persone. Villa Panza, che offre un servizio interno di ristoro, è aperta con orario continuato dalle 10 alle 18 ed è chiusa il lunedì, sebbene nella settimana di ferragosto, lodevole iniziativa, abbia rinunciato al giorno di riposo settimanale. Qui sono moltissimi gli stranieri, accanto allo zoccolo duro rappresentato da francesi e tedeschi, visitatori di area anglofona e qualche giapponese.
Infine è d’obbligo una tappa al museo Baroffio e del santuario del Sacro Monte, in località omonima, che nei sei anni trascorsi dall’apertura al pubblico, registra puntualmente in Agosto il maggior numero di visite, fino a 1000 negli anni passati. L’agosto 2007 si è stabilizzato su una quota leggermente inferiore, complici la meteorologia, con le piogge torrenziali dei giorni passati e la ridistribuzione dei parcheggi nella zona, che per quanto doverosa forse scoraggia i visitatori. Ai tre giorni fissi ( Giovedì , Sabato, Domenica dalle 9.30 alle 12.30 in mattinata e nel pomeriggio dalle 15 alle 18.30) si aggiungono le aperture straordinarie per gruppi, concordabili colla direzione. Il biglietto d’entrata, gratuito per i bambini fino a 6 anni, è di 3 euro, la riduzione ad un solo euro si applica ad una casistica vastissima, a beneficio di anziani, giovani, studenti, comitive di più di 10 persone e una larga tipologia di soci. La permanente, in questi 6 anni di vita, è stata variamente accresciuta da successive donazioni e la sezione di arte sacra contemporanea vanta, accanto agli ottimi Tavernari, Bodini, Guttuso e Sironi, addirittura una madonna con bambino di H. Matisse!
Il nostro potenziale turista, finora piuttosto felice, resterà deluso nel constatare che, a sole poche centinaia di metri , il museo Pogliaghi sia ancora chiuso per restauri, ma la questione che metterà a dura prova il suo intelletto sarà un’altra, mi riferisco all’orario di apertura di Villa Baragiola, dalle 17.30 alle 20.30. Durante l’inaugurazione della stessa , il 6 luglio scorso, si era lasciato intendere che scopo aggiuntivo della mostra fotografica “il racconto del silenzio” sui Sacri Monti prealpini, ospitata nel suo immenso spazio espositivo, dovesse essere proprio quello di promuovere un turismo anche giornaliero verso il Sacro monte di Varese! Lascia anche sorpresi che uno spazio espositivo così grande sarà sacrificato a questo orario fino al 28 ottobre prossimo.
Ci siamo dunque chiesti in che modo i musei varesini vivano d’estate. Se la loro è veramente vita o invece pura sopravvivenza. Cosa offrono e a chi.Per un’esigenza di praticità e spazio, il campo d’indagine scelto non esce dai confini cittadini. Si può supporre che la visita del potenziale visitatore incominci in centro, non lontano magari da un centro di informazione turistica.
E giusto in centro, in Piazza della Motta, al N. 4, si trova il Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, aperto per il periodo estivo (dal 1 Giugno al 31 Ottobre) dalle 10.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 14 alle 18. Il museo è chiuso il lunedì, ma il primo sabato di ogni mese posticipa la chiusura alle 22 serali. Cosa offre? Reperti archeologici legati alla nostra zona, molto dei quali provenienti da necropoli, con particolare attenzione alla numismatica. La sezione romana, in particolare,attesta l’assimilazione dei popoli cisalpini al costume romano e si aggiunge e integra la sezione sulla seconda età del ferro. Sarebbe tuttavia sbagliato attendersi un pubblico di soli “addetti ai lavori”, il visitatore tipo è infatti il padre di famiglia, colla stessa a seguito. Il museo vanta una media di una decina di visitatori al giorno, il biglietto costa 3 euro, il ridotto 2, i bambini fino ai 6 anni entrano gratis.
Una seconda tappa potrebbe essere il civico museo d’Arte Moderna e Contemporanea presso il castello di Masnago, anch’esso aperto dalle 10 alle 12.30 e, nel pomeriggio dalle 14 alle 18.30, chiuso il lunedì, ma con apertura serale protratta alle 22 il terzo sabato del mese. Il castello, oltre alla collezione permanente, in cui spiccano alcuni lavori del Tavernari, ospiterà fino al 2 Settembre una temporanea, a cura di Luciana Schiroli, dedicata alle sorelle Grimoldi: Angela, pittrice, e Giovanna, autrice di eclettici abiti-scultura, degni dell’attenzione di Vogue e del plauso di importanti nomi femminili dello starsystem. La mostra funziona? Si può dire di sì, piace soprattutto agli stranieri e ha raggiunto la punta giornaliera di una quarantina di visitatori. Qui il biglietto intero è di 4 euro e il ridotto di 3. Quest’ultimo si applica agi anziani, ma anche ai giovani fino ai 18 anni.
Se il nostro turista potenziale opta invece per una full immersion che possa protrarsi anche tutto il giorno, non può esimersi dal visitare Villa Panza, sul colle di Biumo, a due passi dal centro, dove con un biglietto di 10 euro (che diventano 5 per i bambini dai 4 ai 12 anni e 2 per gli aderenti), si aggiudicherà la visita completa della collezione permanente, del parco e della temporanea dedicata al padre del concettualismo j Kosuth., temporanea che, dalla inaugurazione in sordina il 19 Luglio, ha già portato al museo approssimativamente 2500 persone. Villa Panza, che offre un servizio interno di ristoro, è aperta con orario continuato dalle 10 alle 18 ed è chiusa il lunedì, sebbene nella settimana di ferragosto, lodevole iniziativa, abbia rinunciato al giorno di riposo settimanale. Qui sono moltissimi gli stranieri, accanto allo zoccolo duro rappresentato da francesi e tedeschi, visitatori di area anglofona e qualche giapponese.
Infine è d’obbligo una tappa al museo Baroffio e del santuario del Sacro Monte, in località omonima, che nei sei anni trascorsi dall’apertura al pubblico, registra puntualmente in Agosto il maggior numero di visite, fino a 1000 negli anni passati. L’agosto 2007 si è stabilizzato su una quota leggermente inferiore, complici la meteorologia, con le piogge torrenziali dei giorni passati e la ridistribuzione dei parcheggi nella zona, che per quanto doverosa forse scoraggia i visitatori. Ai tre giorni fissi ( Giovedì , Sabato, Domenica dalle 9.30 alle 12.30 in mattinata e nel pomeriggio dalle 15 alle 18.30) si aggiungono le aperture straordinarie per gruppi, concordabili colla direzione. Il biglietto d’entrata, gratuito per i bambini fino a 6 anni, è di 3 euro, la riduzione ad un solo euro si applica ad una casistica vastissima, a beneficio di anziani, giovani, studenti, comitive di più di 10 persone e una larga tipologia di soci. La permanente, in questi 6 anni di vita, è stata variamente accresciuta da successive donazioni e la sezione di arte sacra contemporanea vanta, accanto agli ottimi Tavernari, Bodini, Guttuso e Sironi, addirittura una madonna con bambino di H. Matisse!
Il nostro potenziale turista, finora piuttosto felice, resterà deluso nel constatare che, a sole poche centinaia di metri , il museo Pogliaghi sia ancora chiuso per restauri, ma la questione che metterà a dura prova il suo intelletto sarà un’altra, mi riferisco all’orario di apertura di Villa Baragiola, dalle 17.30 alle 20.30. Durante l’inaugurazione della stessa , il 6 luglio scorso, si era lasciato intendere che scopo aggiuntivo della mostra fotografica “il racconto del silenzio” sui Sacri Monti prealpini, ospitata nel suo immenso spazio espositivo, dovesse essere proprio quello di promuovere un turismo anche giornaliero verso il Sacro monte di Varese! Lascia anche sorpresi che uno spazio espositivo così grande sarà sacrificato a questo orario fino al 28 ottobre prossimo.
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