Sensazionali sviluppi nella vicenda del materiale pornografico rinvenuto nella proprietà di un contadino del Brinzio. Giovanni Giovannelli, il contadino nel cui terreno sono stati rinvenuti i reperti, conferma l’ispettore Carlo Decarlo, è totalmente estraneo ai fatti. Ricorderete,infatti, cari lettori, che la scoperta era stata caldeggiata dallo stesso, deciso a fare luce sul mistero di una rudimentale croce di legno comparsa da un giorno all’altro sul limitare più estremo del suo campo. Il timore espresso dal Giovannelli alle autorità competenti e cioè che si trattasse dei resti di un macabro rituale di un gruppo satanista si è rivelato infondato. Non di meno la scoperta rimane eclatante. L’incaricato delle indagini, l’ispettore Carlo Decarlo, ci ha infatti rivelato, in via del tutto confidenziale, che non è da escludere che il ritrovamento possa essere ricollegato all’attività del noto maniaco sessuale, noto certamente quanto a imprese e non per identità, che da anni terrorizza i comuni della circoscrizione montana non disdegnando i borghi più grandi e affollati. La lista delle sue malefatte comprende donne e bambini, animali da pascolo e trasporto. Decisivi per le indagini sarebbero proprio dei cocci, con ogni probabilità, di tazzina, che potrebbero contenere tracce di saliva. Gli esami di accertamento sono stati predisposti colla massima sollecitudine. Ai nostri microfoni Decarlo afferma: “Finalmente abbiamo una pista”.
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