mercoledì 29 ottobre 2008

"Ma quali chirotteri e chirotteri -sbraita il capo- su, presto si segga, la stavamo aspettando, è in ritardo si segga si segga".
Mi siedo.
Il capo non si da per vinto, i chirotteri l'hanno decisamente colpito: non abbandona l'argomento, anche se, si capisce chiaramente, farebbe volentieri a meno di trattarlo. Alla fine opta per una trattazione sintetica in due battute.
Prima battuta:
"Cosa intende, caro mio? E' forse il sistema di fuga pittoresco che ha programmato per uscire da qui? Scomparire in una nube di pipistrelli che infrangano le vetrate in mille frammenti e assedino la sala calandola nella più profoda confusione? Pensa che ce ne sia bisogno? Si sente in qualche modo nostro prigioniero? Le risulta che abbiamo mai esercitato pressioni fisiche su qualcuno dei suoi colleghi? "
Per un attimo mi chiedo se aspetta da me una risposta per ogni domanda che sta formulando. Ma, sul finire, il suo tono perde ogni inflessione interrogativa. Erano retoriche, mi sento sollevato dall'arduo compito.
"E poi se si fosse portato dietro un qualche fischietto lo scanner all'entrata l'avrebbe sicuramente rivelato.
E' ultrasensibile. Rivela centotrenta tra leghe e materiali, senza contare il metallo".
Seconda battuta:
"O forse quando lei parla di chirotteri si riferisce al nostro pubblico, ai miei e suoi colleghi che ora la scrutano e presto dovranno giudicarla, a questi uomini ammantati nell'ombra? La metafora ha un suo fascino, glielo riconosco ma non ci rende giustizia. Questi uomini stanno nel buio per non influenzare negativamente il suo rapporto, le risposte che è stato chiamato a darmi per giustificare quella che allo stato attuale ha tutta l'aria di essere un'inefficienza, un mal funzionamento, una serie di errori e scelte sbagliate portate avanti contro ogni logica".
"Stanno nell'ombra per non influenzarla essendo a conoscenza della sua proverbiale timidezza e ritrosia. E' un accorgimento preso per venirle in contro, non per garantire ad essi l'anonimato!"
"Che senso avrebbe infatti il loro anonimato?
Sono persone che lei conosce molto bene: fiscalisti, commerciali, azionisti del nostro gruppo; addetti alle vendite, sponsor, finanziatori ; simpatizzanti, sostenitori, divulgatori. Non sono certo un'eminenza grigia... E a tempo debito, quando sarà opportuno votare, le assicuro che la sala verrà illuminata a giorno. Ci piace fare le cose alla luce del sole, anche se preferiamo evitare le sovra-esposizioni."
La tirata è finita, funge da prologo. Nessuno batte le mani, anzi per dirla bene e tutta nessuno pare fiatare. Ruotando impercettibilmente la sedia, che è girevole e lavorando coll'angolo dell'occhio, finalmente riesco a vedere le sagome scure, quasi immobili nella struttura a platea rialzata. Ecco non è che siano proprio ferme, ma c'è una rigoreosa economia nella gestione dei loro movimenti.
Quasi immobili era una buona definizione, quindi.
Loro in platea; io, il giudice e il suo aiutante sul palco. Siamo gli attori, siamo lo spettacolo.
Siamo in scena.

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