domenica 19 dicembre 2010

errata corrige

che dire? e meno male che il precedente articolo di dado non era una tesi di laurea... le informazioni riportate sono nella maggior parte errate o falsate. La cosa devo dire mi preoccupa parecchio perche' la fonte indiretta del buon dado sono io...ora i casi sono due o non mi ascolta o e' totalmente pazzo... come dice mr. D? tutto il precedente articolo era la raffinata dimostrazione che il linguaggio e' una trappola per la comprensione e che tutto puo' risultare credibile se lo si scrive in modo convincente?

Diabolico Mr.D diabolico!

mi consenta cmq di correggere almeno alcune delle sue de-informazioni:

la faccenda della galera per orsi e' vera, l'orso che si avvicina troppo in citta' se non si fa convincere dagli spari a salve a girare a largo viene addormentato e portato in galera, da li dopo una breve permanenza vince il famoso volo in elicottero. verra' scaricato a 30 km di distanza dalla citta' nella speranza che nella sua mente non si sia depositato il percorso fra la tundra e le ciambelle di gipsy.

l'esploratore che nel 19esimo secolo si fece la protesi a zampa non si limito' a farsene una. dato che aveva perso entrambi i piedi se ne fece due!

e ora il vero pezzo di bravura del precedente articolo:

la faccenda dei cani dal culo glabro che temo abbia lasciato perplesso piu' d'uno dei nostri lettori (da qui il silenzio dei commenti...) a essere delicati nel retro polpaccio non sono i cani ma gli orsi! infatti se cercate di colpire l'orso ovunque, lo strato di grasso che lo ricopre e' tale da creare una barriera quasi invulnerabile, il suo solo tallone d'achille e' manco a dirlo il tallone! in caso di assalto da parte di un orso i cani di solito cercano quindi di morderli dietro le zampe. i risultati dell scontro restano in ogni caso incerti...

il bello del suo post mr.D e' che la sola cosa davvero vera e' l'episodio del finto quanto astuto avvistamento d'orso per svuotare il ristorante...
paradossale no?

martedì 7 dicembre 2010

Quasi tutto quello che si legge sugli orsi polari é interessante, ma non tutto é vero.
Prendiamo due grandi classici della informazione. Up Here e il Corriere della Sera.
Up Here, la rivista dei territori del nord, vetrina dei talenti nativi e delle possibilita' turistiche di una parte del Canada spesso ignorata ma che é pari a meta' della sua estensione, non rammento in che mese, dedicava un articolo verita', su un pioniere che, credo sul finire del diciannovesimo secolo, in seguito ad ibernazione ed amputazione di un arto inferiore si era creato una protesi con una zampa d'orso. La protesi in questione si era rivelata utilissima sui terreni del nord e decisamente migliore di qualsiasi altro surrogato di un piede umano.
Il tizio pero' e non poteva essere altrimenti, lasciava sulla neve tracce equivoche. Altri pioneri e cacciatori presero a temere uno strano orso, con una zampa sola, che evidentemente non disdegnava sortite sporadiche ai limiti dell'ecumene.
Mi rendo conto che i riferimenti da me forniti sono molto vaghi, ma questa non é una tesi di laurea e la bibliografia, cosi, come la citazione puo' essere sommaria.
E veniamo al Corriere della sera che intorno alla fine di ottobre, dedicava un articolo sugli orsi polari di Churchill!
La condivisione di spazi e cibo fra orsi e cani da slitta veniva citata, mi pare di capire ( come sopra non ho letto l'articolo, che mi é stato riportato da fonte orale indiretta ) come esempio di fratellanza animale.
Quello che forse non veniva chiarito nell'articolo era che i cani in questione avevano la zona degli arti inferiori e del sedere debitamente tosata. Spiegazione: caso mai l'orso si ricordasse di essere carnivoro, se addentati in loco, i cani da slitta si sarebbero ricordati, abbastanza in fretta, di non avere mai avuto nulla da spartire cogli orsi.
Va da sé che i cani non si tosano da soli, e anche qui é ravvisabile l'opera dell'uomo, che tosa il cane in una zona sensibile ed esposta, sapendo che un morso (di orso) che si facesse strada attraverso la pelliccia ( del cane) sarebbe registrato dal suo migliore amico ( ancora il cane di cui sopra, amico dell'uomo intendo) con un ritardo letale.
Cosa spinge cani ed orsi a starsene assieme dunque, visto che i rapporti paiono per lo meno tesi? I cani secondo me, ne farebbero anche a meno. Ricordiamo per inciso che i cuccioli di orso sono una delle prede ambite dai lupi, che coi cani avranno pure qualcosa a che fare.
Tutto si spiega in termini di legge. Non la legge naturale e nemmeno quella della domanda e della offerta, ma la legge-legge, quella che veniva infranta nella celebre canzone dei Clash.
La legge stabilisce che non si possono nutrire gli orsi.: né quelli polari , né gli altri.
Ma non vieta di nutrire i propri Husky e che incidentalmente parte del cibo sia recuperata dagli orsi.
Quanto devono mangiare questi Husky direte voi.
Sapere che c'é un orso costantemente presente nella vostra proprieta' satollo di cibo e quindi non pericoloso, vi rende, a Churchill, un uomo ricco, popolare e richiesto,perché la citta' vive e si regge sulla caccia fotografica all'animale.
Complimenti a chi lo ha capito, si é fatto il suo commercio e nemmeno infrange la legge.
Senza scomodare la stampa specializzata ho raccolto un paio di notizie sugli orsi polari attivi a Churchill. Le cito a riprova del fatto che l' argomento piace, é inesauribile e quello che ci viene ufficialmente detto é quasi sempre rimaneggiato:
Prima: viaggiano in elicottero e vanno in prigione.
Incredibile ma vero. L'orso recidivo che si avvicina una seconda volta all'abitato viene messo in una apposita prigione (per orsi naturalmente!) fuori citta' e liberato in primavera.
Il trasbordo viene fatto infagottando l'animale in una rete speciale e particolarmente resistente. Il fardello é spostato dal luogo dell'arresto alla galera da un elicottero.
Seconda: gli orsi si aggirano in citta'. Pare che uno, tempo fa, si sia autosegregato nel locale rifiuti del ristorante pasticceria Gipsy, aprendosi un varco con una potente zampata.
Dubbia, dico la notizia, perché lo staff del citato ristorante é noto per essere riuscito a liberarsi di un gruppo di turisti ancora impegnati nell'atto di rifocillarsi,cosi' da potere accogliere un altro gruppo (e raddoppiare le entrate della giornata), propio lasciando strisciare a mezza voce tra i tavoli affollati, la notizia -falsa- che un orso ansioso di farsi fotografare, zampettava libero in citta'.
Corollario paradossale: pare che qualcuno dei turisti l'abbia veramente incontrato e anche fotografato.
Terza:

Davide.

ProgettoChurchill

due righe di commento, ormai un po sfalzate per chiudere il progetto churchill. L'idea della foto giornaliera, del diario a immagini emotive (ovviamente legato alle geografie emotive del buon dado) si e' concluso con mia personale soddisfazione
Alcune foto certo per voi non vorranno dire nulla per esempio cosa ci fa un palloncino arancione che levita vicino alla tv? o perche' scattare la foto alle previsioni del tempo ?
anche questi scatti antiestetici e pigri danno il senso di giornate ghiacciate o troppo mogie o semplicemente troppo stanche per meritare una foto all' aperto, e la dove invece, nonostante le intemperie, il rischio di incontrare orsi o il vento del polo nord che spazzava la baia, ci sono scatti di roccie, neve , tramonti o marine, be li' resta la traccia di una passeggiata, di un dopo lavoro, di uno spazio solo mio per scoprire le surreale churchill


come dice signor D?
////XXXX====+++++///""""!!!!&****
si ,si lo so anche il progetto sui suoni di churchill sarebbe stato molto figo, ma qui sul blog non c' e' l' opzione musicale quindi i nostri cari lettori non avranno mai un' idea del suono della sirena antiorso delle 10 pm, ne del vento che fa vibrare vetri e pavimento ne degli spari di avvertimento e soprattutto, fortunati loro, potranno ignorare il campanello della cucina!

venerdì 3 dicembre 2010

L`ASSURDO NON DEMORDE
Se siete d'accordo il titolo per il precedente paragrafo potrebbe essere : Geografia emotiva. Eh? Niente male davvero.
Ma si`:la geografia emotiva ...quella per cui il Gatineau Park in Quebec, alla fine ci ricorda un mix tra Velate e la Palude Brabbia e cio' che é lontano finisce coll'essere vicino, cosi' come cio`che ci appare vicino é in realta' molto lontano.
Come c'é una geografia emotiva, c`é pure una cronologia inversa.
Non vi piace il termine? Proviamo allora con metereologia accellerata/ritardata.
Trattasi di unàltra voce nella rubrica del paradossale.
Scendendo dal Manitoba all' Ontario si é passati da un deciso e profondo inverno ad un fine autunno senza foglie: come se il tempo si fosse riavvolto all'indietro.
Non so voi, ma io sono abituato a trovare la primavera dopo l'inverno, non certo l'autunno.
Chiaro che qui si tratta di stati d'animo o stati emotivi e non sono certo io quello che vuole fare il sentimentale. Ma lo scopo era un altro: mostrare che da questo assurdo non si esce.
Un esempio potrebbe essere Churchill.
Beh a Churchill non c`é niente di normale, ma mi limitero' ad un solo esempio. Nelle acque della baia é arenata una nave che appartenne a Mussolini. Stranamente arrivo'qui ben dopo la morte del duce, penso negli anni sessanta. Cio' nonostante resta il fatto che in un posto chiamato Churchill ci sia la barca di Mussolini!
Cazzo é come se all'ingresso di una ciclabile`dedicata a Roosvelt fosse esibita la bicicletta di Hitler!"
Davide

mercoledì 1 dicembre 2010

no cari amici, non intendo tediarvi con la televisione, né gettare altro veleno sulla lontana Vancouver.
Molti di voi non hanno mancato di notarlo, non si é molto parlato di altri posti e molte foto di Chiara restano sguarnite di commento.
Ecco, allora quanto mi propongo: sceglierne un paio e spendere due parole sul posto in cui sono state scattate. Non sono fra le piu' recenti, ma credetimi questo post ha avuto una lunga gestazione. Per voi puo' essere una occasione per rivedere le vecchie foto con una chiave interpretativa diversa.
Squamish in BC é il paradiso del rocciatore. Gli addetti all'ufficio turistico non vedono alternative o scalate o potete tornavene a casa, magari a Vancouver Nord che é a tre quarti d'ora di pulman.
Volete camminare nei boschi?
Prendete la macchina e dirigetivi al Garibaldi national park o alla vicina Wishtler, che prende il nome dal fischio delle marmotte, il che é garanzia bucolica mica da ridere oltre che un bel tributo alla onomatopea.
Quale macchina? Ho detto che voglio camminare!
Squamish ha montagne quasi tutto attorno perché é anche porto. Piccolo porto invero, minuscolo. Quindi uno spazio del suo orizzonte é occupato dall'oceano.
Solo se siete molto fortunati al centro informazioni nell'incredulita' generale sul fatto che si possa venire in citta' senza essere rocciatori e senza automobile qualcuno di sfuggita avra' menzionato le wet lands. Le paludi.
Le paludi si estendono tra la costa e la montagna, aggirando la citta' in modo discreto e valgono bene le pareti di roccia. Parte del loro fascino é legata alla loro dimensione dimessa: lambiscono un quartiere di recente costruzione, si insinuano fra i binari di un distaccamento della ferrovia, confinano con il parco di archeologia industriale. Parte é dovuta alla invertita proporzione fra terra e acqua, combinazione che spesso qui a Squamish vede la preponderanza strutturale e quantitativa di quest'ultimo elemento : si tratta in pratica di sentieri di terra e foglie tenuti assieme dalle radici di alberi possenti. Giusto un filo di terra su cui camminare.
Un altro posto sempre in British Columbia, degno di nota é Prince Rupert. La cittadina in sé é molto modesta. Come Gallarate di questi tempi, anch'essa é frequentata dai cervi e non ce ne si puo' stupire giacché é in mezzo alle foreste. Quello che la rende a suo modo unica é l'arrivo della nebbia dalla parte dell'oceano. Questa nebbia é cosi'spessa e compatta che il suo incedere ha i tratti dell'avanzata. Avanza e cancella. Una parte della citta' é ancora li' e poi lentamente non c'é piu'.
Squamish e Prince Rupert, sono paradigmatici di un sentimento complesso per cui fatico a trovare un nome. Di esso riesco solo a dire che presenta una dose massiccia di paradossalita'.
Nelle paludi mi metto a pensare che sembra di camminare proprio nelle tavole che Sergio Toppi dedica alla Florida (!) in un albo a lui affidato della serie Un uomo una avventura. Proprio di muoversi da una tavola all'altra, di disegno in disegno, come faceva fare Kurosawa in Sogni al suo protagonista servendosi delle opere di Van Gogh.
A Prince Rupert l'incedere della nebbia non puo' non richiamare alla mente il vecchio film di Carpenter ad essa dedicato.
In un luogo si assapora un altro luogo che é un luogo narrativo.
Si ha la sensazione di esserci gia'stati, ma ci si é stati solo colla mente e non propio li'.
A voi la conclusione.
PS: caro Wolf a proposito di cose strane, surreali e paradossali che segnano il blog canadese: il lupo scrive dei cervi! Pensa che io volevo fare un post sulle volpi!
Davide

domenica 28 novembre 2010

PUNTUALIZZIAMO

Cari amici, forse qualcuno di voi, certo non Corradine che mi sembra piuttosto preparato sull'argomento, si sara' chiesto cosa esattamente sia Tim Horton's. Dicesi Tim Horton una catena atta alla vendita e al consumo in loco e non, di caffe' e biscotti finto-caserecci; buoni comunque. Essendo un'istituzione tipicamente canadese, forse l'unica tolte le giubbe rosse, gli indigeni ne sono fieri assai. Perche' un centro abitato possa avere il suo Tim Horton sono necessari almeno 10000 abitanti. Mc Donald's, giusto per rendere l'idea, si accontenta di 5000 anime.
I centri piu' piccoli se lo pigliano in quel posto e non parlo di caffé e biscotto.
Nei centri in linea coi requisiti demografici a pigliarselo li' é chi vuole aprire un esercizio indipendente, perché il rapporto prezzo qualita' avvantaggia la gia' citata catena.
C'é una morale? Sicuramente si'. Quale? Non lo so, fate voi.
Qualcuno invece ha sollevato un quesito legittimo e mica da ridere. Come distinguere un coyote da un lupo? Il primo é di dimensioni leggermente inferiori, ha orecchie e muso piu' aguzzi e viaggia a coda bassa. E con questo spero aver concluso l'argomento coyotes o coyoti che dir si voglia.
La tv canadese. Chiara vi ha gia' trattenuti sull'argomento, tuttavia volevo dire la mia.
Immagino per esempio un bambino in balia della scatola magica che dalle 16 del pomeriggio é brillantemente intrattenuto da un programma sulle perversioni sessuali che prosegue fino alle 23 quando finalmente incomincia South Park.
Un cartone che va in onda nella stessa fascia oraria é Spounge Bob. Trattasi di una spugna. Ora un bambino puo' immedesimarsi con tutto, ma cazzo... una spugna! La prossima volta fate un cartone su un tostapane o sul tubetto del dentifricio gia' che ci siete.
Fosse disegnato bene, almeno ! Macché: un parallelepipedo con occhi enormi, naso prominente e due paia di esili propaggini: gambe e braccia.
Bene, sono un bambino: preferuisco il programma sulle perversioni, almeno me la tiro all'asilo o al catechismo.
Se non sono un bambino , cambiando canale, ho la possibilita' di imbattermi nel Fuggitivo. Come ieri, l'altro ieri e l'altro ieri ancora. Parlo proprio del film, quello con H. Ford. Film del mese. Mattina, pomeriggio, sera. E ci va bene che é un film discreto.
Bambino o adulto ne ho piene le palle del fuggitivo dopo averlo visto in tutte le ore del giorno, cambio canale. Che cazzo ci fa questo tipo vestito da metallaro fra gli alligatori? Pensa di prenderli a borchiate? Purtroppo si', non per niente il programma ( credo americano ) é Exterminator. No, non Terminator (il quarto episodio del quale é gettonatissimo, anche se non come il fuggitivo), EXTERMINATOR, la storia di un tizio vestito da metallaro che disinfesta. Disinfesta?Vespe, serpenti, procioni albini, alligatori...
E su questo vi saluto.
Non voglio perdermi la scena in cui Harrison Ford salta dalla diga.
davide

sabato 27 novembre 2010

zapping (culturale)

se il palinsensto culinartelevisivo non bastasse a dare il polso della situazione ecco qualche altra piccola chicca della scatola magica

disarmante la pubblicita' del nuovo modello di barbie che al posto delle normali poppe stratosferiche ha una videocamera... (non tremate le poppe ci sono cmq) certo che cosi' equipaggiata fa sembrare J. bond un dilettante. M dovrebbe andare alla mattel e imparare

altra cosa abbastanza sconcertante e' il programma little people, io sulle prime credevo fosse sulle culture native invece ho scoperto essere un programma sui nani...

il concetto di tv realta' qui va per la maggiore ed ecco il programma sui peggio automobilisti o quello sul piu' bel matrimonio nonche' la sfida alla torta piu' coreografica di the cake boss pasticcere italo americano che crea in ogni puntata torte megagalattiche dalle forme piu' strane tipo plastici di citta' o cani in dimensioni 1 a 1...

l'imressione generale e' che qui si annoino di brutto...
come dice mr. D?
+++++++___-----=====!!
be certo fare gli stessi film a ripetizione piu' volte al giorno per un mese intero non aiuta a rompere la monotonia...
per fortuna per quello ci sono i coyote!

venerdì 12 novembre 2010

zapping

fa freddo, il vento spira in media a 40 km/h e alle 4 di pomeriggio e' buio... che fare???ma certo diamo un'occhiata alla scatola magica specchio della nostra epoca.
la televisione canadese e' fondamentalmente la telvisione americana, messa cosi'la cosa risulta poco promettente, lo so, ma ve l'ho detto, fa un freddo becco e e poi ci sono gli orsi in giro (...), quindi...
un programma inimmaginabile e' "Obesa e incinta" che senza andare troppo per le lunghe segue le gravidanze di donne enormi e mostra tutti i possibili danni per mamma e prole. Un altro altrettanto disarmente e' "The big loser" ancora una volta il problema peso ha la sua parte e in questo caso i nostri protagonisti si sottopongono a prove di resistenza fisica a eliminazione diretta oltre a segure massacranti sedute di ginnastica e piangere spesso.
per restare in argomento cibo c'e "the freaky eater" sulle perversioni alimentari: da quelli che mangiano 50 hamburger al giorno a chi beve solo ed esclusivamente coca cola a chi mangia carne cruda...
ciliegina sulla torta "Man vs Food". Il presentatore gira per tutti gli Usa alla ricerca delle peggio merde prodotte dalla cucina statunitense: Il burrito piu' grosso del mondo, le ali di pollo piu' piccanti, l'hamburger grande come una testa umana e via dicendo. la sfida del titolo e' riuscire a mangiare le pantagrueliche porzioni ( di solito in un tempo prestabilito) o sopravvivere ai gradi di piccantezza piu' malsani. la domenica fanno lo speciale dolci...
guardare queste cose prima di pranzo e' come potrete immaginare illuminante.
fine prima parte

martedì 9 novembre 2010

A COLPI DI IRREALTA`

L`irrealta` e` stata a nostra grande e onnipresente compagna di viaggio. Questo e` un minuto tributo ad essa. Prendiamo Vancouver. Cosa c`e` di irreale da quelle parti? Una pianta quadrata formata da un reticolo di strade.
E allora in questo non c`e` nulla di strano! Tuttavia, ogni blocco cosi` formato e` a sua volta tagliato a meta` da una strada di servizio anonima e lunga quanto la citta`. Il risultato e` che nella stessa citta` convivono due diverse citta`, una linda, di rappresentanza e con vetrine scintillanti, l`altra povera e male in arnese. I due mondi si incontrano a meta` di ogni isolato, incongruenti e si ignorano a vicenda.
Ora una citta` che sulla carta possiede la meta` delle strade che in effeti ha, a mio parere e` irreale. Si` perche` se capito in uno di questi bui recessi accanto a un senza tetto o ad un ubriaco e prendo il largo correndo per miglia di fronte a me fino fuori alla citta` stando alla topografia ufficiale, non c`ero e quindi non posso mai essermi mosso.
A Vancouver i cartelli lungo le passeggiate informano, testualmente che alla fine degli anni 80 i coyote sono arrivati in citta`. Stando agli avvisi pare che questi animali fossero quasi consapevoli e decisi di raggiungere il Canada!Mi immagino questi lupi male in arnese che scontenti della politica di Regan decidono di tentare una nuova vita verso nord. Di notte, da soli o in branco, attratti dagli odori della grande citta` si saranno certamente serviti delle gia` citate strade senza nome.
Svolti l`angolo sbagliato e ti imbatti in un borseggiatore. Ti sta ripulendo ed arrivano dieci coyote che sconsolati si guardano e commentano: e` come a sud del confine! E poi vi sbranano.
Fosse solo per i coyote...
Se cercate lavoro a Vancouver e vi infilate in un apposito ufficio noterete che e` tapezzato da avvisi e volantini che spingono il nuovo arrivato al lavoro non retribuito, il volontariato insomma.
"Mi scusi io vorrei proprio lavorare, sa quella cosa per cui uno ottiene dei soldi. Potrebbe darmi qualche consiglio, informazione, dritta? Che so dei lavori stagionali , come raccogliere frutta..."
"Provate a Montreal."
Come a Montreal? e` dall`altra parte della nazione! E` come chiedere un`informazione a Roma e sentirsi dire: Provate A Mosca! Possibile che non ci sia nulla che faccia il caso mio un po`piu` vicino?
"Provate a Montreal"
Beh... ve li meritate i coyote.
Poniamo che mi metta in viaggio per Montreal. La prima cosa che notero` appena fuori Vancouver, spiando dal finestrino dell`autobus se mai possa vedere un famelico esemplare di coyote, saranno dei campi. Gia` dei campi, animati da allegre macchiette colorate: braccianti.
Certamente, vi direte si tratta di volontariato.
Allora sconsolati sfogliando la rivista che per caso avete intercettato nel posto vuoto accanto a voi, vi imbatterete in una rubrica che fornisce qualche abile consiglio se arrivati dall`estero dovete incominciare una nuova vita in Canada e necessitate di alloggio e lavoro.
Ho selezionato alcune voci:
giorno uno: per non sentirvi soli, chiamate un familiare
Giorno due: chamate un amico
Giorno tre: individuate il Tim Horton del vostro quartiere.
Giorno quattro: visitate il vostro quartiere
giorno cinque: suonate al vostro vicino di casa per fare amicizia
Giorno sei: invitate il vostro vicino di casa da Tim Horton.
Domenica: state attenti ai coyote...
Ora io vi chiedo...Voi ci vivreste in un paese cosi`?
davide

mercoledì 3 novembre 2010

still alive

credevate di esservi sbarazzati di noi eh? invece siamo ancora qui sempre persi nella tundra, con le peggio condizioni climatiche che si possano immaginare e, a quanto dicono i locali, assediati dagli orsi polari(...)
Le foto forse un po monotone sono una sorta di diario per immagini. Essendo bloccati in mezzo al nulla mi impongo di uscire con ogni tempo e scattare almeno una foto al giorno dalla spiaggia, le variabili, come noterete, non sono infinite ma qualche cosa di interessante c'e'.
Le giornate piu' o meno epiche registrate nell'occhio magico della nostra minidigitale
Alla prossima!

domenica 19 settembre 2010

risorti o rimborsati

carissimi amici, a grande richiesta, di chiara, torno ad importunarvi.
Propizio e`il luogo e il tempo.
Il luogo: Churchill che non e`il corpo ibernato o riesumato ed esteso del grande statista, ma un micro luogo sulla baia di Hudson, dove le raffiche di vento toccano i 70 km orari e accarezano il folto pelo dell òrso polare.
Il tempo le due pomeridiane di una domenica pomeriggio: quanto di piu`simile alla morte si possa pensare.
Cosa raccontarvi dunque?
Diro`tre cose.
La prima:avrei voluto importunarvi prima, ma da quando ho letto l`inedito di Chiara "Rapina a mano armata", ho realizzato che la controparte ( la dolce, agro dolce, meta`insomma) scrive molto meglio di me e questo mi ha portato alla decisione di un lungo silenzio letterario.
Pensavo in alternativa di poter fare come Goethe, che viene acclamato nel celebre Divano, per poesie di pugno non suo, di Marianne Jung si dice. Certo non tutte. Solo le piu`belle, secondo alcuni.
Insomma, darmi anch`io all`appropriazione indebita.`
La seconda: se vi avessi importunato prima, mi sarei soffermato sull-irrealta`e l'assurdita`di questo viaggio. scegliere di visitare il paese partendo da Ovest e non da est e`stato una doccia fredda. Bruti Liberati, docente di storia contemporanea alla statale di milano, mi pare lo dica: la possibilita`del Canada di essere altro dagli Usa, risiede nella sua specificita`europea. E il Quebec `non e`certo ad ovest. Ma la parte non e`il tutto, il quebec non e il canada`.
L`irrealta`nasce allora dal fatto di che si e`in canada ma si ha la netta sensazione di stare in una versione poco alternativa degli Usa. Meno genuina, per giunta.L`irrealta`aumenta quando cercando qualcosa di autentico, essendo logisticamente lontani dall`est, si sale verso nord, convinti che il vero Canada possa essere qui. Si sale verso nord e si trova il Sud, non il sud del Canada ma il sud del mondo: l`africa o l'india in cui i treni ritardano cinque sei ore senza che nessuno si scomponga e i locali vivono in un misto di arcaicita`e modernita`senza avvertirne il contrasto, contenti di fondere il peggio dai due antipodi temporali.
Ditemi, a voi non sembra irreale tutto questo prendersi gioco dei punti cardinali?
la terza:
Sempre a proposito di cose irreali, e`stato gustosissimo vedervi risorgere tutti o quasi, ognuno col suo nome di battaglia: Burton, Corradine, EL Pincy. Daniel wolf, si dice, stia ritardando il suo ingresso, per comparire in versione approprriata al luogo e al clima. Certo : il lupo artico! A proposito avevate mai notato che il lupo solitario oltre ad essere una metafora e`un ossimoro?
Insomma...concludendo: almeno per un post, volevo risorgere anch`io.
garret

mercoledì 25 agosto 2010

due colpi di clacson

che fine abbiamo fatto? difficile dirlo
di certo e' che siamo in viaggio in mezzo a questo canada sconosciuto.
non so che idea ne avevate voi, ma io data la mia trascorsa adolescenza di teledipendente (lo vedevate il telefilm con i polizziotto canadese che va in giro con il cane e un collega americano di scarso gusto per le camicie?)mi ero ricavata un'idea di canada come luogo perfetto pulito ordinato ed efficente dove tutti sono cordiali e dipsonibili, dove si mangiano pancake con sciroppo d'acero e si sta davanti al caminetto con un husky sui piedi...anche voi vero? e invece no! maledizione! il canada e' un bel posto, un sacco di alberi, montagne, laghi ma di gente gentile e disponibile ce ne sta davvero poca e non si vedono pancake! di base il canadese medio e' un americano con la camicia a scacchi. il modello imperante e' quello americano quindi insomma non un modello ma un macello, dove conta molto quanto hai e quanto puoi spendere e molto poco cosa sei o come ti comporti
il canada in quanto paese percorribile e' pensato per una fruizione su gomma, gomma privata, di solito mega pick up larghi come transatlantici e tutti super lucidi, se puoi avere uno di quello sei a posto...
noi, manco a dirlo, una cosa cosi' non possiamo neanche fingere di pensarla e per girare il paese abbiamo valutato le varie possibilita' fattibili
idea del noleggio scartata perche' cara e noi non abbiamo carta di credito
idea acquisto scartata perche' cara e solo di assicurazione avremmo speso quanto per un trapianto di cornea e poi da provincia a provincia le regole cambiano quindi saluti a giorgia seconda, idea di farcela tutta in autostop o a piedi, selvaggia ed estrema, scartata data la gentilezza dei candesi e il peso drammatico dello zaino, ma non si sa mai....
resta il trasporto pubblico e noi ci siamo cascati per forza.
eccoci quindi proprietari di due super discovery pass un biglietto che consente di girare il canada, badate mica tutto, con i bus greyhound. ora essere un viaggiatore greyhound vi mette immediatamente sull'ultimo gradino della scala sociale canadese. i servizi che vi vengono concessi sono molto relativi: a volte non ci sono sale d'aspetto, non esiste un orario cartaceo delle varie tratte quindi per programmare il vostro viaggio dovete andare sempre su internet e internet nella maggior parte dei casi costa, l'aria condizionata e' sempre a palla, viaggiate con gente assurda, ci sono controlli di sicurezza davvero effimeri del tipo che vi passano col metal detector e poi vi lasciano uscire di nuovo dal terminal e tornare senza controllarvi piu'(...) i ritardi senza motivo si sprecano e non esiste ufficio reclami, insomma siete nelle mani di pazzi e imbecilli come se non bastasse spesso le tratte non sono logiche e per andare da A a B passi per CDEHZ e X!
cio' nontante alla fine si viaggia il paese piano piano si scopre e anche se con meno sorprese di quante non ce ne fossero successe quando eravamo capovolti di cose belle se ne portano a casa. l'inchiostro scadente del mio biglietto sta pian piano svanendo...
due colpi di calscon e di nuovo sulla strada

mercoledì 28 luglio 2010

riflessioni su vancouver

riflessioni su vancouver

qui tutti sono belli e stratirati
tutti fanno sport e le ragazze corrono con il reggiseno preformato
la gente ama i cani
i cani sono quasi tutti di razza
i cani o sono molto grandi o sono molto piccoli
i cani di solito sono due per padrone, della stessa razza ma di colori diversi cosi' da non fare confusione
se andate in giro con il cane c'e' il dog taxi
tutti amano le auto
le macchine enormi sono sempre pulite e dato il numero impressionante di corvi e gabbiani la cosa ha dell'incredibile
le distanze a piedi sembrano piccole ma sono enormi
ovunque c'e' la wirless gratis ma il pc deve essere tuo
tutti hanno il blackberry
se venite da un quartire povero per arrivare in centro dovete fare un giro della madonna
il prezzo di ogni cpsa va corretto aggiungendo un segreto 13% di tasse e se siete in un pub un altrettanto segreto ma obbligatorio 15% di mancia per i sorrisi
tutti sorridono nei luoghi pubblici
non dare niente a barboni e artisti di strada e' quasi un must
la ciita' e' bella ma forse un po snob...

martedì 27 luglio 2010

siamo tornati

nuovo scenario per la nuova avventura

siamo in canada!!!!!!!! e per chi non lo sapesse per la precisone siamo a vancouver
il simbolo di vancouver sulle tshirt regalo e' una nuvola con la pioggia...noi siamo stati fortunati per altre indiscrezioni a presto su questi schermi