martedì 7 dicembre 2010

Quasi tutto quello che si legge sugli orsi polari é interessante, ma non tutto é vero.
Prendiamo due grandi classici della informazione. Up Here e il Corriere della Sera.
Up Here, la rivista dei territori del nord, vetrina dei talenti nativi e delle possibilita' turistiche di una parte del Canada spesso ignorata ma che é pari a meta' della sua estensione, non rammento in che mese, dedicava un articolo verita', su un pioniere che, credo sul finire del diciannovesimo secolo, in seguito ad ibernazione ed amputazione di un arto inferiore si era creato una protesi con una zampa d'orso. La protesi in questione si era rivelata utilissima sui terreni del nord e decisamente migliore di qualsiasi altro surrogato di un piede umano.
Il tizio pero' e non poteva essere altrimenti, lasciava sulla neve tracce equivoche. Altri pioneri e cacciatori presero a temere uno strano orso, con una zampa sola, che evidentemente non disdegnava sortite sporadiche ai limiti dell'ecumene.
Mi rendo conto che i riferimenti da me forniti sono molto vaghi, ma questa non é una tesi di laurea e la bibliografia, cosi, come la citazione puo' essere sommaria.
E veniamo al Corriere della sera che intorno alla fine di ottobre, dedicava un articolo sugli orsi polari di Churchill!
La condivisione di spazi e cibo fra orsi e cani da slitta veniva citata, mi pare di capire ( come sopra non ho letto l'articolo, che mi é stato riportato da fonte orale indiretta ) come esempio di fratellanza animale.
Quello che forse non veniva chiarito nell'articolo era che i cani in questione avevano la zona degli arti inferiori e del sedere debitamente tosata. Spiegazione: caso mai l'orso si ricordasse di essere carnivoro, se addentati in loco, i cani da slitta si sarebbero ricordati, abbastanza in fretta, di non avere mai avuto nulla da spartire cogli orsi.
Va da sé che i cani non si tosano da soli, e anche qui é ravvisabile l'opera dell'uomo, che tosa il cane in una zona sensibile ed esposta, sapendo che un morso (di orso) che si facesse strada attraverso la pelliccia ( del cane) sarebbe registrato dal suo migliore amico ( ancora il cane di cui sopra, amico dell'uomo intendo) con un ritardo letale.
Cosa spinge cani ed orsi a starsene assieme dunque, visto che i rapporti paiono per lo meno tesi? I cani secondo me, ne farebbero anche a meno. Ricordiamo per inciso che i cuccioli di orso sono una delle prede ambite dai lupi, che coi cani avranno pure qualcosa a che fare.
Tutto si spiega in termini di legge. Non la legge naturale e nemmeno quella della domanda e della offerta, ma la legge-legge, quella che veniva infranta nella celebre canzone dei Clash.
La legge stabilisce che non si possono nutrire gli orsi.: né quelli polari , né gli altri.
Ma non vieta di nutrire i propri Husky e che incidentalmente parte del cibo sia recuperata dagli orsi.
Quanto devono mangiare questi Husky direte voi.
Sapere che c'é un orso costantemente presente nella vostra proprieta' satollo di cibo e quindi non pericoloso, vi rende, a Churchill, un uomo ricco, popolare e richiesto,perché la citta' vive e si regge sulla caccia fotografica all'animale.
Complimenti a chi lo ha capito, si é fatto il suo commercio e nemmeno infrange la legge.
Senza scomodare la stampa specializzata ho raccolto un paio di notizie sugli orsi polari attivi a Churchill. Le cito a riprova del fatto che l' argomento piace, é inesauribile e quello che ci viene ufficialmente detto é quasi sempre rimaneggiato:
Prima: viaggiano in elicottero e vanno in prigione.
Incredibile ma vero. L'orso recidivo che si avvicina una seconda volta all'abitato viene messo in una apposita prigione (per orsi naturalmente!) fuori citta' e liberato in primavera.
Il trasbordo viene fatto infagottando l'animale in una rete speciale e particolarmente resistente. Il fardello é spostato dal luogo dell'arresto alla galera da un elicottero.
Seconda: gli orsi si aggirano in citta'. Pare che uno, tempo fa, si sia autosegregato nel locale rifiuti del ristorante pasticceria Gipsy, aprendosi un varco con una potente zampata.
Dubbia, dico la notizia, perché lo staff del citato ristorante é noto per essere riuscito a liberarsi di un gruppo di turisti ancora impegnati nell'atto di rifocillarsi,cosi' da potere accogliere un altro gruppo (e raddoppiare le entrate della giornata), propio lasciando strisciare a mezza voce tra i tavoli affollati, la notizia -falsa- che un orso ansioso di farsi fotografare, zampettava libero in citta'.
Corollario paradossale: pare che qualcuno dei turisti l'abbia veramente incontrato e anche fotografato.
Terza:

Davide.

1 commento:

Wolf ha detto...

Ma scusa, la storia del tizio con la gamba d'orso è una figata pazzesca! L'unica cosa che non mi torna è l'idea che si sono fatti gli altri vedendo le orme: accanto alla singola impronta d'orso, infatti, avrebbero dovuto vedere una singola impronta d'uomo... Questo avrebbe potuto portare a pensare all'esistenza di una sorta di orso mannaro rimasto bloccato, non si sa come, a metà della trasformazione, magari a causa di un'eclissi di luna o di qualche altro strano fenomeno atmosferico boreale... Per indagare sul caso ci vorrebbe Martin Mystère, ma, stando ai post di Chiara, c'è lì soltanto Java...