mercoledì 14 maggio 2008

INCONTRI RAVVICINATI

Non so perche` mi sono venute in mente codeste riflessioni sugli australiani e i loro luoghi. Forse perche` mi trovo in una roadhouse ed esse sono il prodotto piu` genuino della cultura bianca da queste parti. Una roadhouse e` una micro citta`, stipata in un paio di edifici, di cui uno e` di solito uno store e l`altro un pub, in mezzo al nulla. Mi pare che siano l`unica occasione, dico le roadhouse, in cui i locali acquisiti (locali cioe` popolazione locale) riescano ad essere vagamente creativi. Secondo i gusti e le circostanze troverere una collezione di centinaia di cappelli da baseball dimenticati e raccolti o magari donati, piuttosto che un rettilario in piena regola nel lato cieco di una piccola sala da pranzo. E cosi` abbiamo congedato Renner Springs e Dunmarra. Sulle Road house del West invece forse Chiara avrebbe qualcosa da raccontare, magari una prossima volta.

Qui a Wycliffwell la specialita`, ormai lo sapete, sono gli ufo e nonostante un contorno profondamente kitch, c`e` un angolo della proprieta`, la vecchia sala da pranzo, dove l`archivio raccolto ed esibito a muro, articoli e foto da questo e dall`altro lato del globo, raggiunge pretese quasi serie e senz`altro una considerevole mole.

E`questo il luogo pattuito per l`appuntamento ed e` qui che quindi, ordinata una Carlton, mi dirigo. Il mio uomo siede ad un tavolo dietro una tazza di caffe` nero, concentrato su un articolo a muro sugli ufosolar, la cui lettura lo obbliga ad una torsione innaturale del tronco.

Mi siedo al suo tavolo, senza che egli faccia mostra di avermi notato. Una posa? Questione di stile?Non me ne curo e saluto per primo:

"Buon giorno signor Kelly, o forse dovrei dire Mr. Garret?"

2 commenti:

Wolf ha detto...

Sì, perdio! Un ritorno alla grande! Se fossimo in un film, in un telefilm o in un cartone animato, su questo colpo di scena si sentirebbe un effetto sonoro simile a uno schiocco esplosivo, accompagnato da relativo primo piano di mr Garret... Un po' come successo ieri pomeriggio a casa di mr Wolf, quando, nella fioriera fuori dalla porta che funge da cassetta della posta, il nostro ha trovato una busta dal formato insolito e il cui timbro postale recava la dicitura: "Australia"...
Il resto, naturalmente, seguirà a breve in forma privata...

Wolf ha detto...

Vorrei chiosare ulteriormente, sia sull'argomento UFO, fin qui trattato in modo davvero brillante ed esaustivo, sia sull'argomento "insolito" in generale, o meglio "impossibile" nel senso mystèriano del termine.
Ciò che, rispetto alla visione accademica della scienza, risulta essere un elemento "alieno", è a mio parere presente in modo indifferente più o meno in ogni angolo della Terra. La differenza tra i luoghi più civilizzati e quelli più selvaggi sta nel fatto che nei primi l'insolito è sommerso sotto una valangata di sovrastrutture merdose che lo rendono nascosto e spesso inavvertibile, nei secondi, invece, il paesaggio "ai minimi termini" mostra le cose nude e crude come sono, lasciando allo scoperto l'enigma nella sua lampante presenza. In altre parole, l'uomo e il mistero sono finalmente faccia a faccia. Se c'è quindi una condizione in cui si può davvero sfidare l'enigma e forse venirne a capo, credo proprio che sia nelle lande in cui vi trovate voi ora. Attenzione solo a non cadere in facili sofismi del tipo "forse l'enigma siamo noi", o "è l'aborigeno che sogna la roccia o la roccia che sogna l'aborigeno?" Si rischierebbe di ritrovarsi a bordo di un disco volante e di scoprire con sgomento che il suo pilota non è altri che Gigi Marzullo...