domenica 18 maggio 2008

Cè`questa storia scritta da N. Gaiman per la casa delle idee, in cui i super eroi a noi noti agiscono sotto altre spoglie a cavallo fra vecchio e nuovo mondo, nell`anno 1602. Il lato migliore della storia e`che chiunque o quasi potrebbe essere chiunque. In un contesto di spie al servizio della corona britannica, fra i disamori di re Giacomo, l`inasprirsi delle persecuzioni della Santa inquisizione, che tuttavia in fatto di politica estera ufficiosa non disdegna l`utilizzo di mutanti e strani doni e bizzarie provenienti da oltre oceano, chi puo`dire quale dei caratteri sia il corrispettivo di Peter Parker? E quale Nick Fury? Chi sara`mai il menestrello ceco fedele alla regina? E via dicendo. Detto fra noi , solo il buon Destino non crea esitazioni fin dal suo primo apparire.
Ora per noi le cose sono un po`piu`facili, giacche`non siamo di fronte ad un manipolo di uomini ,ma ad un unica e sola entita`.O forse un paio. Insomma perche`da qui in avanti dovremo chiamare il nostro vecchio amico Ned Kelly?
Parzialmente penso di aver gia`risposto a questa domanda. Non si esce vivi dalle viscere della terra senza aver sacrificato qualcosa. Un nome in fondo non e`un grande sacrificio.
Altre possibili ragioni nei capitoli precedenti. Allora il quesito ruota sul proprio asse e diventa un altro: perche`questo nome e non un altro?
In effetti sulle prime pensavo che il ritorno alla luce e alla vita del Fu Paul Garret sarebbe avvenuto sotto lo pseudonimo di Ferrero Roche`, il che avrebbe dato una nota ironica a tutta la storia. Essa pero`, nelle intenzioni e`una storia tragica e una storia western, per cui il nomignolo in questione era da scartare.
Insomma chi e`Ned Kelly?Chi sono i Bush Ranger?E come diavolo era quella storia del treno blindato? Vedo che gli interrogativi si ammassano, il che e`in parte inevitabile. Quando avremmo dato a ciascuno di essi una risposta, la storia sara`forse finita. Occorre allora incominciare dal principio.
"Mr. Kelly, dico, non ci e`molto chiara ne la storia del leone e nemmeno quella dei sette nani."

2 commenti:

Wolf ha detto...

E' in momenti come questi che l'arte della penna del vecchio Alea raggiunge vette di genio davvero sorprendenti. Non posso che prendere atto una volta di più della policromia vorticosa di personaggi, situazioni e, adesso, anche di sperimentazioni letterarie all'interno della prosa gagliarda... Bene, bene... Non resta che abbandonare l'occhio critico, indossare l'occhio ludico e addentrarsi nella narrazione.

PS: una lettera sta prendendo forma... eh eh eh

garret ha detto...

Caro Wolf se dovessi raccontarti cosa sta accadendo attualmente dovrei citare una nota frase rivolta un giorno da un principe danese all`amico Orazio, comunque fa piacere sentirti e saperti esaltato